I libri di Federico #13 – Witold Szabłowski – Come sfamare un dittatore
Keller, 2023, Pagg. 316, Traduzione di Marzena Borejczuk

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“Ho impiegato quasi quattro anni a scrivere questo libro. Nel frattempo ho attraversato quattro continenti: a cominciare da un villaggio dimenticato nel mezzo della savana kenyota, alle rovine dell’antica Babilonia in Iraq, alla giungla cambogiana dove vivono gli ultimi khmer rossi. Mi sono chiuso in cucina con i cuochi più singolari del mondo. Ho cucinato con loro, bevuto rum e giocato a ramino. Siamo andati insieme al mercato e abbiamo contrattato sul prezzo dei pomodori e delle carni. Abbiamo arrostito il pesce e cotto il pane, abbiamo preparato la zuppa agrodolce con aggiunta di ananas, e cucinato il pilaf di capretto. Ho avuto non poche difficoltà a convincerli ad aprirsi con me. Alcuni non si sono ancora riavuti dal trauma di aver lavorato per qualcuno che poteva ucciderli in ogni momento.”

Witold Szabłowski ha rintracciato i cuochi personali di cinque “dittatori” del XX e XXI secolo: l’iracheno Saddam Hussein, l’ugandese Idi Amin, l’albanese Enver Hoxha, il cubano Fidel Castro e il cambogiano Pol Pot. Racconta l’assurdità di un lavoro – quello del cuoco di un “dittatore” – dove un solo errore può essere fatale, ma un piatto ben preparato può cambiare la giornata e salvare delle vite.

Il libro si sviluppa come un menù, dove i capitoli prendono il titolo di “spuntino”, “antipasto”, “prima colazione”, “lunch”, “pranzo”, “cena” e “dolce”; ognuno assegnato via via ad una prefazione, un’introduzione e a un dittatore specifico. Un reportage singolare e molto interessante che ci svela un mondo segreto e narra com’era la vita nel cuore stesso del potere e che ci aiuta a comprendere, con uno sguardo diverso, l’esistenza sotto la tirannia. Da leggere assolutamente.

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