I libri di Federico #17 – Frederic Prokosch – I cospiratori
Edizioni Settecolori, 2022, Pagg. 283, Traduzione di Antonio Armano, Prefazione di Nanni Delbecchi, Postfazione di Raoul Maria de Gomera

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Prokosch nel 1943 risiede per due anni a Lisbona e in questo suo romanzo racconta di anime alla deriva in una città d’ombre, passiva e sonnolenta, che durante la Seconda guerra mondiale diventa un frenetico bazar pieno di profughi, spie e avventurieri, truffatori e truffati, doppiogiochisti portoghesi e agenti segreti d’ogni dove, diplomatici europei disposti a monetizzare il loro status. Lisbona è rimasta l’ultima porta che ancora l’Europa può chiudere dietro di sé e l’ultimo porto sull’Atlantico e il Nuovo Mondo. Ovviamente in una città così non possono mancare femmes fatales e tavoli da gioco, dinner jackets e dry Martini.

Vincent viene fatto evadere dalla prigione di Alfama con il compito di uccidere chi ha tradito lui e i suoi compagni, ma Vincent non conosce né il nome né il volto del suo obiettivo. Non sa di chi si può fidare, neanche della donna che ama.

Prokosch costruisce un romanzo eccitante e coinvolgente analizzando sottilmente la mente e i sentimenti di un killer suo malgrado, dove la suspense percorre ogni pagina e dove preda e cacciatore si danno il cambio. Con una scrittura elegante, ricca di sfumature, fatta di periodi lunghi e termini ricercati, decadentista e con dialoghi quasi cinematografici, Prokosch rappresenta la sua amata Lisbona e i suoi paesaggi in modo pittorico librandosi al di sopra del classico genere spy-story. Molto bello.

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