I libri di Federico #15 – Clara Usón – La figlia
Sellerio (2013) - Pagg. 488 - Traduzione di Silvia Sichel

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Come si vive di fianco ad un padre affettuoso che si ama e che si ammira ma che è anche considerato “il Boia dei Balcani”? Come si può vivere insieme ad un padre che per te è un eroe e un genitore premuroso, e che invece tutti gli altri considerano un criminale responsabile dei maggiori eccidi del dopoguerra: l’assedio di Sarajevo, la pulizia etnica in Bosnia, il massacro di Srebrenica?

Clara Usón ce lo racconta in questo romanzo potentissimo immergendo il lettore in una vicenda di forza shakespeariana. Ana Mladić è una ragazza estroversa, allegra e brillante. È la migliore alunna del corso di medicina a Belgrado, è amata dai suoi amici, è l’orgoglio di suo padre, il generale Ratko Mladić, che lei ricambia con una devozione assoluta. Dopo un viaggio a Mosca, insieme agli amici più cari e affrontato col solo scopo di divertirsi, Ana ritorna a casa, ma è cambiata. È diventata triste e taciturna. Una notte va nello studio del padre, afferra la pistola a cui lui tiene di più, e prende una decisione definitiva. Ana ha ventitré anni.

Mantenendo un perfetto equilibrio tra dati storici e creatività letteraria Clara Usón scruta la follia del male e dell’amore e si orienta con grande capacità nel labirinto di un’infinità di voci e congetture raccolte in tre anni di ricerche riflettendo sul nazionalismo estremo, sulla manipolazione politica e sul mistero della malvagità umana. Da leggere assolutamente

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