Siamo nel periodo dei Troubles irlandesi. Bloody Friday, Bloody Sunday, il bombardamento delle Houses of Parliament si sono appena verificati o stanno per accadere. È in questo periodo che John Crawley, cresciuto negli Stati Uniti e figlio di immigrati irlandesi, dopo un durissimo addestramento nel corpo dei Marines, decide di tornare in Irlanda e arruolarsi nell’IRA.
In questo memoir, Crawley racconta nel dettaglio e senza alcuna censura azioni e pensieri di un militante nell’organizzazione militare clandestina che sta vivendo il passaggio epocale tra la vecchia linea a quella nuova e ancora più radicale Provisional.
Acquistare armi negli Stati Uniti con l’aiuto di famigerati mafiosi, attraversare l’Atlantico in tempesta su una bagnarola, essere arrestato e imprigionato per anni, partecipare ad un tentativo di fuga di massa, sono solo alcuni degli accadimenti del racconto di Crawley che li alterna ai ritratti delle figure storiche ed iconiche da lui incontrate. Crawley non fa alcuno sconto a nessuno di loro e non risparmia commenti sulla leadership dell’IRA e le sue tattiche, sia militari che politiche.
Questo libro è la voce ferma di un uomo in missione, su dove quella missione lo ha portato e sul perché, ancora oggi, nonostante tutto rimane pronto a servire la causa irlandese. Molto bello.
P.S.: Un piccolo appunto alla casa editrice Milieu; con quello che costano i libri al giorno d’oggi sarebbe auspicabile non trovare così tanti refusi nella stampa. In queste 285 pagine ce ne sono parecchi ed è un vero peccato.