Fantasy Rock #3 – Nastri dei Beatles vendesi

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In una data imprecisata tra la primavera e l’estate del 1968 le bobine con i missaggi delle registrazioni del WHITE ALBUM dei Beatles, dopo la creazione della “ copia madre “ del vinile, vengono archiviati nelle stanze degli Abbey Road Studios.

In questo tempio della musica pop i Beatles, accompagnati da George Martin, sono entrati per la prima volta nel giugno del 1962 e nello studio 2 realizzeranno quasi tutti i loro album fino al 1969, tra sperimentazioni, sballi e litigi.

I nastri dei dischi dei Beatles e del WHITE ALBUM in particolare, attirano da sempre l’interesse dei pirati discografici e dell’industria dei bootleg che, servendosi di individui non certo appassionati di musica o collezionisti di memorabilia dei Fab Four fanno uscire dall’edificio di St. John’s Wood alcune scatole contenenti i preziosi cimeli.

Tra gli anni ’60 e ’70, c’erano già stati diversi furti su commissione in quegli studi che non dovevano essere particolarmente presidiati nonostante la presenza di un bunker fatto costruire durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le scatole non restano a lungo nella capitale inglese e cominciano a girare in varie nazioni europee ma il mercato della pirateria è globale per cui si aprono opportunità di fare quattrini anche a 18.000 chilometri da Londra. I nastri, probabilmente in volo custoditi nella valigia di un passeggero particolare che sfugge ai controlli aeroportuali, raggiungono Sidney.

In terra australiana sono in molti ad entrare nella compravendita dei nastri che secondo le leggi del mercato acquistano valore ad ogni tentativo di transazione fino a quando qualcuno pensa che sia troppo pericoloso continuare e, solo dopo pochi mesi dal furto, i preziosi nastri vengono nascosti senza protezione in un baule nella soffitta di una modesta abitazione nei sobborghi di Sidney.

Siamo nel febbraio del 2003 quando su di un quotidiano viene pubblicato un annuncio che suona più o meno così: “ Vendesi nastri originali di due opere dei Beatles, la registrazione del WHITE ALBUM e dell’album successivo ABBEY ROAD “.

L’annuncio viene subito notato dalla polizia australiana che rintraccia l’autore, un giovane ventisettenne, che non sa dire come mai i nastri si trovassero nella soffitta di casa sua e che aveva sentito parlare del complesso inglese ma non si aspettava di ricavare molti dollari dalla vendita dei loro nastri registrati.

Il ragazzo di Sidney era nato nel 1976 quando dal 1970 i Beatles non esistevano più come gruppo e tanto bastò alla polizia per evitargli l’accusa di ricettazione. Che fine abbiano poi fatto i nastri non è dato sapere.

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