Dentro le canzoni #53 – The Flying Burrito Brothers – Sin City
Da The Gilded Palace of Sin (1969)

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Questa vecchia città è piena di peccato ti inghiottirà. Se hai del denaro da buttare portalo subito a casa, hai tre anni da pagare ma Satana sta aspettando il suo turno.

Questo vecchio terremoto mi lascerà nella casa dei poveri. Sembra che l’intera città sia impazzita. Al trentunesimo piano la tua porta placcata d’oro non terrà lontana la pioggia ardente del Signore.

Se chiedete agli appassionati del genere con quale album secondo loro prende forma e diventa popolare il country rock, la risposta non è scontata. Alcuni direbbero SWEETHEART OF THE RODEO dei Byrds altri THE GILDED PALACE OF SIN dei Flying Burrito Brothers pubblicati a distanza di sei mesi l’uno dall’altro nel 1968 il primo e nel 1969 il secondo. E’ interessante notare come in entrambi i gruppi abbia militato Gram Parsons un autore geniale dalla psicologia tormentata che aveva creato la Cosmic American Music, una innovativa fusione di country, blues, folk e rock assai diversa dalla tradizione di Nashville che fino ad allora era considerata il riferimento intoccabile. Alla Music City il cantautore della Florida preferisce l’underground e la West Coast music californiana.

Gram Parsons trova la sua anima gemella in Chris Hillman, fondatore e figura chiave dei Byrds, cresciuto in California andando ai concerti di Rose Maddox e Bill Monroe e suonando bluegrass nei Gosdin Brothers.

I due coltivano l’idea di creare dopo i Byrds una nuova band che metta insieme il bluegrass con il rock and roll in un’epoca in cui erano visti come generi particolarmente opposti. Il ragazzo del Sud, Parsons, aveva già registrato l’album SAFE AT HOME che probabilmente si potrebbe chiamare il primo lavoro di “ country rock “ un termine che Gram non amava per niente.

Al suo arrivo a Los Angeles Parsons era considerato il “ new kid in town “ sottoposto alla pressione di essere all’altezza delle aspettative e quindi trova confortevole unirsi all’esperto Chris Hillman che decide di dargli credito e si gettano insieme nel loro nuovo progetto musicale chiamato The Flying Burrito Brothers.

Il primo album THE GILDED PALACE OF SIN è stato registrato dal duo Parsons-Hillman con Chris Ethridge al basso e la pedal steel di Sneeky Pete Kleinow più due turnisti alla batteria. Vendette poco più di 50.000 copie andate tutte nelle mani di musicisti perché il pubblico rock lo considerava troppo country nella musica ed eccessivamente ironico e hippie nei testi. Quella raccolta di canzoni come il resto della produzione dei primi Burrito sarà ripresa e rivalutata da molti negli anni successivi fino agli attuali paladini dell’alternative country.

Sin City è la rappresentazione di una città piena di vizi e tentazioni dove soldi e potere possono costare il prezzo di una vita. E’ anche un inno cantato a due voci contro l’industria musicale finita nelle mani di personaggi spregiudicati come Larry Spector il manager dei Byrds che viveva in un appartamento al 31° piano del Century City Office al cui ingresso era posizionata una orribile e smagliante porta dorata.

Il ritornello della canzone lascia intendere che prima o poi l’ira di Dio si abbatterà su quei diavoli umanizzati che vivono e prosperano nel peccato in una città che dovrebbe essere il regno degli angeli e che questa distruzione avverrà sotto forma di un terremoto. Si può leggere un ammonimento sulla futilità del guadagno materiale e un appello affinchè le persone tornino a Dio. C’è anche il riferimento a un misterioso amico che ha provato a ripulire la città, metafora di tutti i mali, e questo amico potrebbe essere Robert Fitzgerald Kennedy. “Le sue idee facevano impazzire alcune persone. Ma si fidava del suo pubblico quindi ha parlato ad alta voce e hanno perso il migliore amico che avevano”.

Gram Parsons sarà vittima lui stesso dei vizi della Sin City e la vita sregolata che ha condotto gli è costata non solo il posto nei Burrito ma lo ha portato tragicamente alla morte nel settembre del 1973 all’età di ventisei anni, quasi ventisette, il numero maledetto per le rock star.

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