Dentro le canzoni #39 – Sting – If You Love Somebody Set Them Free
Da The Dream of the Blue Turtles (1985)

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Se hai bisogno di qualcuno chiamami. Se vuoi trattenere qualcosa di prezioso chiudilo da qualche parte e getta via la chiave. Se vuoi esercitare il tuo possesso non pensare neanche a me.

Se tu ami veramente qualcuno lascialo libero.

Quest’ultima affermazione del testo di If You Love Somebody Set Them Free può suonare ovvia per molte persone ma non per tutte. Non è facile lasciare un’incondizionata libertà di decidere ad una persona che pensiamo sia di nostra proprietà solo perché la amiamo. I numerosi femminicidi del nostro tempo presente trovano una loro ragione anche in questa ansia malata di possesso.

Sting confessa che quando in una relazione sentimentale vedeva crescere le barriere intorno sé, doveva assolutamente scappare via perché sentiva minacciata la sua libertà. Il tema del possesso evidentemente lo interessa perché in Every Breath You Take, grande successo dei Police, già parlava della sorveglianza ossessiva, quasi paranoica, nei confronti di una persona amata.

Il quinto e ultimo album in studio dei Police, Synchronicity, scalò le classifiche fino a raggiungere il primo posto negli Stati Uniti. Lo promossero con un tour negli stadi compreso un sold out da 70.000 persone allo Shea Stadium di New York. Ma all’apice del trionfo, i tre decisero di sciogliere il gruppo lasciando irrisolto il loro progetto non senza recriminazioni. Il chitarrista Andy Summers dirà: “Ho conquistato il mondo insieme a due immensi stronzi “.

Sting vuole fare un disco tutto suo e per reclutare i musicisti che lo affiancheranno nelle registrazioni, mette un annuncio sul giornale locale del Greenwich Village. Rispondono in molti ma Sting ha le idee chiare su come dovrà suonare il suo album e sceglie quattro musicisti di colore di formazione jazzistica: Brandon Marsalis, Darryl Jones bassista di Miles Davis, OmarHakim batterista con i Weather Reports e il tastierista Kenny Kirkland.

L’album, dal titolo The Dream of The Blue Turtles ispirato da uno strano sogno popolato da tartarughe blu, viene pubblicato nel giugno 1985. Dal punto di vista musicale può apparire senza una precisa direzione: c’è del jazz in diverse tracce, in altre pop classico o reminiscenze reggae di vecchie composizioni. I testi trattano argomenti non banali come la droga e la politica. Il famosissimo brano Russians inizia con una presa di posizione chiara: “ In Europa e in America c’è una crescente forma d’isteria “ riferendosi alla guerra fredda che aveva raggiunto il suo picco proprio negli anni ’80.

Sting posiziona If You Love Somebody Set Them Free come prima traccia dell’album quasi a dare il segno della ritrovata libertà artistica dopo averla condivisa per anni con Stewart Copeland e Andy Summers. Il riscontro del pubblico è buono, entra nella Top 30 del Regno Unito e raggiunge il terzo posto nella classifica Billboard Hot 100 negli Stati Uniti.

Il brano sembra confezionato su misura per essere suonato dal vivo e dopo averlo inserito nella set list dei suoi concerti, Sting lo ha escluso solo in poche occasioni.

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