Dentro le canzoni #34 – Simon & Garfunkel – Bridge Over Troubled Water
Da Bridge Over Troubled Water (1970)

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Paul Simon è in vacanza nella villa affittata insieme ad Art Garfunkel sulla Blue Jay Way a Los Angeles quando si ricorda di un verso del gospel OH MARY DON’T YOU WEEP degli Swan Silverstone: “ Oh Mary, sarò il tuo ponte sulle acque agitate se ti fidi di me “.

E’ da un po’ di tempo che vorrebbe comporre un piccolo inno e seguendo l’ispirazione comincia a scrivere il testo accompagnandosi con la chitarra.

Quando sei stanco e ti senti piccolo, quando le lacrime riempiono i tuoi occhi le asciugherò tutte, sono dalla tua parte.

Quando i tempi si fanno duri e gli amici non possono essere trovati, mi stenderò come un ponte sulle acque agitate.

Le parole sono semplici ma la metafora del ponte sulle acque agitate descrive con efficacia la situazione di qualcuno che sta attraversando un momento difficile della vita e chi vuole aiutarlo è disposto a sacrificarsi per trovare una via d’uscita.

Quando sei giù, quando sei disorientato, quando scende il buio profondo, ti consolerò e sarò dalla tua parte quando arriva l’oscurità e il dolore ti assale.

Paul Simon, convinto di avere tra le mani del materiale migliore di quello che scrive di solito, anche se lui normalmente era un ottimo compositore, fa ascoltare un primo abbozzo del brano al collega Art e al musicista Larry Knechtel che nel giro di qualche giorno trova il suono adatto al testo di quello che diventerà un grande classico della musica popolare. La parte di pianoforte tipo gospel è opera di Knechtel e dell’arrangiatore Jimmie Haskell.

A giudizio di Garfunkel, due strofe però non sono sufficienti e Paul ne compone una terza, la scrittura era solo affare suo, che essendo stata scritta in un secondo tempo non è legata bene alle prime due. Si concentra infatti sul personaggio di una ragazza e mantiene nelle parole il significato universale che intende dare alla sua canzone che si intitolerà BRIDGE OVER TROUBLED WATER.

Tutti i tuoi sogni si stanno realizzando, guarda come brillano. Se hai bisogno di un amico io sto navigando proprio dietro di te.

Naviga ragazza d’argento, continua a navigare. Il tuo momento per brillare è arrivato.

La ragazza d’argento è la fidanzata Peggy Harper diventata in seguito sua moglie che Paul Simon chiamava scherzosamente Silver Girl per via dei primi capelli grigi che tanto la mettevano a disagio.

La canzone diventa la title track del quinto e ultimo album frutto della convivenza quasi decennale di Art e Paul, iniziata fra i musicisti e gli artisti cresciuti nelle coffee houses del Greenwich Village. La canterà Garfunkel che stufo del ruolo marginale che svolge nella coppia, già stava pensando alla carriera di attore e nel bel mezzo delle sessions di registrazione dell’album si assenta prima per due poi per cinque mesi senza darne notizia a Paul che ovviamente non la prende bene.

Art sentiva che avrei dovuto cantarla io “, disse Simon a Rolling Stone nel 1972. “ E per non averlo fatto, visto come sono andate le cose, mi sono pentito molte volte “.

Il commento di Art Garfunkel fu: “ Quando l’album e il singolo uscirono, eravamo nel pieno di una separazione. Durante l’incisione di quel disco passammo un brutto periodo, tuttavia riuscimmo a farlo funzionare “.

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