Van Morrison – Accentuate The Positive
Exile (2023) CD

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Accentuate The Positive: It’s only rock and roll but I like it.

Corro il rischio di essere considerato superficiale ma non sono un recensore di professione e mi spingo a scrivere che avrei acquistato il vinile di Accentuate The Positive, l’ultimo lavoro di Van Morrison, solo per la copertina opera dell’artista Dameon Priestley. E’ bella, colorata e raffigura un gruppo di giovani felici che ballano al ritmo di un vecchio disco anni ’60 quasi a suggerirci che la chiave della felicità risiede appunto nell’accentuare gli aspetti positivi della vita e nell’ eliminare quelli negativi. Quest’ultime sono le parole pronunciate nel sermone di un predicatore che hanno ispirato Johnny Mercer a scrivere nel lontano 1944 il testo di Ac-Cent-Tchu-Ate the Positive registrata da Bing Crosby e le Andrews Sisters. A questo punto penso sia opportuno parlare di ciò che sta all’interno della copertina.

Come per Neil Young, anche nel caso di Van Morrison si fa fatica a tenere il passo con la produzione ininterrotta di fine carriera. Se si escludono per amor di statistica le compilation, gli album live e i lavori degli anni ’60 con i Them, Accentuate The Positive è il suo 45° disco, il 12° degli ultimi dieci anni e il 3° di quest’anno. Insoddisfatto delle mostruosità del presente, basta ricordare le intemerate socio-politiche contro il Covid di What’s It Gonna Take del 2022, Van Morrison cerca conforto nella musica che ascoltava da giovane a Belfast.

Non è una novità: lo aveva già fatto con il blues, con il country e più recentemente con lo skiffle. Adesso è il momento del rock and roll che definisce: “ Una musica semplice, sincera ed espressiva dalla quale è impossibile separarsi. Ecco perché è bella ed è durata fino ad ora. E’ musica spirituale “.

In Accentuate The Positive Van Morrison propone 19 reinterpretazioni alla sua maniera dei successi più celebri del rock and roll americano di Chuck Berry, The Everly Brothers, Fats Domino, Bill Haley, Little Richard e Big Joe Turner.

Appena parte il brano che apre l’album, You Are My Sunshine, si capisce che sarà una vera goduria per degli ascoltatori vintage. Sax e chitarre, organo Hammond, brillante sezione ritmica di basso e batteria e i preziosi interventi delle tre coriste infondono una nuova energia a canzoni senza tempo. Si sente che alla bella età di 78 primavere all’uomo di Belfast piace ancora cantare con voce potente e quando invita i musicisti a ripetere la loro parte “ one more time “ si ha l’impressione o la speranza che Van Morrison non andrà mai in pensione.

In Lonesome Train si ascolta la voce ruggente di un altro vecchio leone britannico, Chris Farlowe, che insieme a Van Morrison, nel brano Born to Sing del 2015, aveva celebrato il talento per il canto, ben conservato da entrambi, e la passione che ne deriva. Jeff Beck contribuisce con un assolo di chitarra al gioco rockabilly di questo brano del 1956 del Johnny Brunette Trio. Sarà una delle sue ultime registrazione prima della morte.

When will I be loved e Problems degli Everly Brothers sono presentate in una brillante versione ska mentre Sea of Heartbreak di Don Gibson è l’omaggio di Morrison ad un classico della country and western music. Nella lista di oldies but goldies non potevano mancare Lucille e Shake Rattle and Roll dove la sorpresa è la presenza di Taj Mahal che al fianco di Van Morrison si produce in una performance canora dalla verve e dal vigore che ci si poteva aspettare da loro cinquanta anni fa.

Un groove jazz definisce l’atmosfera di I Want A Roof Over My Head che è stato un successo di Louis Jordan e i suoi Tympany Five e poi si passa a Flip Flop and Fly dei primi anni ’50 di Big Joe Turner dove swing jazz, country e blues si mischiano per creare il rock and roll.

Per la realizzazione di Accentuate The Positive Van Morrison aveva a sua disposizione un sacco di materiale tra cui scegliere e quando si è trattato di registrare i brani selezionati ha optato strettamente per i suoi arrangiamenti preferiti ma essendo uno dei grandi geni della musica popolare è riuscito a far propri anche questi vecchi successi di altri.

Il jukebox di Van Morrison offre un’ora di divertimento senza diavolerie elettroniche, solo musica eseguita da musicisti che si divertono a suonare tra loro e un capobanda che li guida con l’entusiasmo di un giovane degli anni ’60.

Per adesso è così, aspettiamo il prossimo disco, tanto non passerà troppotempo !

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