The New Mastersounds – Old School
One Note Records 2024

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Nei primi anni sessanta, dagli Stati Uniti verso l’Europa, il vento della musica nera includeva anche folate di un melting pot strutturato e accattivante, di jazz, funk, rhythm & blues, soul e qualche sfumatura, diffuso da piccoli o medi combo guidati da musicisti di organo hammond.  Jimmy Smith, Jack McDuff, Booker T. Jones i primi nomi. L’Inghilterra fu la più ricettiva a quelle sonorità, tanto da continuare ad avere una tradizione che va dai capostipiti, Brian Auger e Georgie Fame, per passare a James Taylor Quartet, ed arrivare ai The New Mastersounds.

Il gruppo, nato sul finire degli anni novanta per volontà del chitarrista e produttore, Eddie Roberts e del batterista Simon Allen, con un bassista e senza organo, si chiamava , The Mastersounds, ma ben presto con un altro bassista, l’attuale Pete Shand e l’hammondista/pianista Joe Tatton, rifondarono la band come, The New Mastersounds. La natura essenzialmente strumentale ha messo in evidenza le singole doti tecnico/stilistiche dei “quattro di Leeds“, e per questo, oltre che come gruppo, hanno collaborato anche singolarmente con una serie di musicisti, produttori, DJ.

Il quartetto ha una intensa attività dal vivo in giro per il mondo, e nel 2003 i componenti hanno creato una propria etichetta discografica, One Note Records, per essere indipendenti nelle pubblicazioni, otto al momento. Di altre pubblicazioni si sono interessate anche una etichetta tedesca, Légère Recordings, con una compilation, e una milanese, Record Kicks, per un disco con alcuni pezzi del gruppo inglese, remixati  da alcuni musicisti della scena funk e underground.

Il titolo di questo ultimo disco è un palese riferimento a quella vecchia scuola dove la materia principale è quella attraente lezione di groove che esce da alcune pagine di musica nera, rivisto con sobri accorgimenti contemporanei e una rilevante coesione fra i titolari degli strumenti. Il pezzo di apertura, Down On The Farm, ci riporta alle sale da ballo del nord dell’Inghilterra dove si ballava al ritmo del northern soul. Più carico invece è Breakfast, mentre è apprezzato il passo veloce di Smoothie, per una incessante compattezza. Eccellente è Two Fat Ladies (88) dove il groove gronda di feeling con il piano acustico al posto dell’hammond, la chitarra suonata wha wha e basso e batteria ammirevoli! Fatevi poi trascinare da un elegante suono in levare di Buggin’, per poi tornare con la mente e le gambe al northern soul con Scrappy Doo e terminare con un ennesimo passo, Till The Cows Come Home, che conferma quanto i The New Mastersounds sono oggi la miglior testimonianza di come, con personalità, sanno rendere stimolante un glorioso percorso strumentale.

Un grazie alla Willwork4funk per divulgare in Italia stimolanti contesti musicali

 

Tracce

Down On The Farm

Boogaloo Is Dead

Breakfast T

Smoothie

Two Fat Ladies (88)

Do The Sausage Roll

In da Club

Buggin’

Scrappy Doo

Till The Cows Come Home

 

 

 

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