Ted Gioia – Musica, una storia sovversiva
Shake Edizioni, 2023, Pagg. 432, Euro 23.00, Traduzione di Giancarlo Carlotti

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Leggere un libro di Ted Gioia, scrittore, critico musicale, pianista, compositore, è ogni volta un arricchimento culturale. Questo libro in particolare, scuote le coscienze perché illumina una verità assoluta che fa a pugni con il mainstream, è provocatorio, materialista, è una storia sovversiva, coinvolgente lunga più di quattrocento pagine.

Ho avuto l’intuizione che se avessi guardato la storia da una prospettiva capovolta, avrei scoperto nuovi spunti. L’idea si è rivelata eccellente perchè ha evidenziato quanto la musica sia partita dal basso verso l’alto, dagli schiavi, dai ribelli, dagli emarginati, ovvero da quella parte di umanità messa ai margini perché non allineata alle consuetudini, come quell’altra ipocrita parte di società dominante.

Ted Gioia ha unito, come in un unico bellissimo racconto, quattromila anni di storia della musica, dalla preistoria al medioevo, dai Greci e Romani, alla musica classica, da quella afroamericana (è uno dei massimi conoscitori, imperdibile il suo libro, Delta Blues), al rock’n’roll, dal pop all’hip hop a Spotify, la musica rimane una forma vitale, politica, sociale, di sopravvivenza, di comunicazione, di sesso e magia, di pacifismo e violenza, della natura, degli animali, ed altre connessioni dell’essere umano.

la musica è una parola femminile ma è dominata da figure maschili, Gioia però racconta che a lungo le percussioni sono state una peculiarità femminile fino a quando il potere militare non se ne impossessò, oppure che nel medioevo temevano la musica delle donne, la consideravano pericolosa legata ad emozioni e impulsi sessuali, quindi doveva essere controllata e repressa.

Nell’antica Grecia erano gli schiavi che facevano musica con suoni e canti inquietanti, dalla potente comunicazione, tanto da preoccupare gli schiavisti per paura di perdere il controllo, una situazione che nel procedere della storia dell’uomo si è ripetuta, nell’antica Roma, in oriente, nel mondo islamico e negli Stati Uniti con la schiavitù del popolo afroamericano, dove nelle work song, negli hollers, nei moans, venivano usate metafore e doppi sensi per comunicare anche da una piantagione all’altra e ingannare i guardiani e i loro padroni bianchi, tormentati fra la voglia di reprimere e quella, non dichiarabile, di ascoltare.

Con modi e con mezzi di diffusione diversi, la musica e le canzoni sono sempre state di primaria importanza delle varie lotte, dalle rivoluzioni, i bolscevichi hanno fatto leva su L’Internazionale, i ribelli francesi sulla Marsigliese, ad alcune guerre, i generali mandavano i trombettieri e i tamburini sul campo di battaglia per unire i soldati, alle bande criminali per identificarsi, per caricarsi, Charles Manson si è basato sulla canzone dei Beatles, Helter Skelter, come inno, ma la musica e le canzoni sono anche terapeutiche, rilassano, avvicinano le persone, fanno nascere sentimenti, anche nel fantastico mondo animale.

Fra le tante analisi c’è quella su l’antieroe che Gioia dice sia nato dalle canzoni, cita Robert Johnson, Bob Dylan, Johnny Cash, Lou Reed, Frank Zappa, artisti che erano eletti dai fan non solo per la musica ma anche per i loro ideali antagonisti.

Infine dal controverso mondo della case discografiche, si arriva alla contemporaneità, al controllo che piattaforme come Spotify, Google, ecc, hanno oggi sulla musica, ma secondo Ted Gioia, la musica rimarrà sovversiva perchè le persone desiderano canzoni dirompenti.

Anche i titoli dei capitoli non hanno niente di convenzionale. Ne citiamo qualcuno. L’origine della muisca come forza di distruzione creativa. Tori e sex toys. L’invenzione del pubblico. Sovversivi con la parrucca. La musica nera e la grande crisi dello stile di vita americano. Funky Butt. Le origini della musica country nel Neolitico. Rapper e tecnocrati. Un benvenuto ai nostri nuovi signori e padroni.

Bene ha fatto la Shake Edizioni a pubblicarlo, tradotto in italiano e dunque più fruibile, altrimenti avremmo perso uno dei libri più avvincenti e potenti. Unico!

 

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