Sorj Chalandon – Una gioia feroce
Keller, 2023, Pagg. 270, Euro 18.50, Traduzione di Silvia Turato

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Una grande cazzata
(Sabato 21 luglio 2018)

Ho pensato di tirarmi indietro. L’auto era ferma. Brigitte al volante, Melody alla sua destra, io e Assia sedute dietro. Le avevo implorate. Per favore. Lasciamo perdere. Togliamo questi occhiali ridicoli, i capelli sintetici. E tu, Assia, levati il velo. Mettiamo via le armi giocattolo. Torniamo a casa. Sarebbe stato tutto semplice, normale. Quattro donne su una macchina parcheggiata male, che ripartivano dopo una sosta sul marciapiede.
Ma non ho detto niente. Era troppo tardi. E poi volevo esserci.

Questo è l’incipit della storia che riguarda Jeanne, una donna amata e rispettata, un’apprezzata libraia, una donna all’apparenza soddisfatta. Ma la sua soddisfazione è solo apparente. Jeanne vive una vita di dolorosi ricordi e si accompagna ad un marito che altro non è che un grande stronzo egoista.
Un bel giorno, durante una visita medica di controllo per un nodulo al seno:

«Ahia, c’è qualcosa» ha mormorato il medico.
Silenzio nella stanza. Il soffio del macchinario. Il ticchettio dei tasti. E quelle parole.
«Qualcosa».
Ho chiuso gli occhi.

A questo punto Jeanne entra in un mondo diverso. Si trova a dover raccogliere tutte le sue forze per affrontare la malattia, la verità su sé stessa e sulla complessità della vita. Nel fare questo però non si trova sola. Incontra un gruppo di donne, ognuna col proprio male e con la propria infelicità. Insieme a Brigitte, Assia e Melody, Jeanne scopre poco alla volta un’altra sé stessa dove l’urgenza di vivere, la ribellione, la felicità proibita, la paura, il coraggio e la capacità di lasciar andare la fanno da padrone.

Chalandon non sbaglia un colpo. Anche questo suo ultimo romanzo è una meraviglia. Dopo Chiederò perdono ai sogni (Keller, 2014), il capolavoro La quarta parete (Keller, 2016), La professione del padre (Keller, 2019) e Il giorno prima (Keller, 2021), ci regala un’altra storia tenera e indimenticabile, una favola sulla malattia e sulla maternità, sul coraggio e sulla solidarietà, sull’amicizia e sulla libertà, un inno alla gioia e alla speranza.

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