Tutti mi hanno chiesto di scrivere i dettagli su come sono arrivato qui, dal principio alla fine, senza tralasciare nulla. Perciò adesso, alla mia veneranda età, devo partire dal nostro viaggio, quando io e i miei genitori attraversammo l’Atlantico nella speranza di trovare rifugio nella verde isola d’Irlanda. Alla fine dovrò tornare ancora più indietro per rendere tutto più chiaro, ma questo è il vero inizio, perché è quando compresi che dovevo prendere il controllo del viaggio e decidere se vivere o morire.
Romanzo ambientato in un prossimo futuro dove i cambiamenti climatici e le guerre generate da fondamentalismi ciechi e spietati hanno cambiato e rovesciato il mondo. Ora sono gli Americani che devono lasciare il loro devastato paese per cercare una speranza di vita nella terra d’Irlanda.
Lark e i suoi genitori scappano dai monti del Maine e insieme ad una massa di altri profughi riescono ad imbarcarsi su un piroscafo con destinazione le coste irlandesi. La traversata è tragica e giunti a destinazione, feriti, esausti e con molti morti su cui piangere, si trovano ad essere accolti da colpi di arma da fuoco.
Lark si ritrova, unico sopravvissuto, nelle acque tempestose dell’oceano e con estrema fatica riesce a raggiungere la terraferma. Si inoltra nella brughiera irlandese conscio che la situazione in Irlanda è la medesima di quella che ha lasciato in America, un paese dilaniato dalla guerra tra resistenza e estremisti fondamentalisti. Lungo la strada fa due incontri, prima un beagle di nome Seamus e poi Helen, una vedova alla ricerca del figlio.
Ricordando un po’ La strada di Cormac McCarthy, Silas House racconta una storia distopica dove il quotidiano è irto di difficoltà e pericoli, e dove la violenza si nasconde dietro ogni angolo. Una storia dove il futuro raccontato non sembra molto lontano, anzi per certi versi richiama molto il nostro presente.
Il cammino della nuova “famiglia” venutasi a creare dall’incontro dei tre nel mondo “dopo” è difficile e rischioso. Cercano di raggiungere Glendalough, una specie di Terra Promessa agognata dalla madre di Lark in quanto ritenuto un luogo magico, dove convergono le energie positive della terra e dove credono di poter trovare protezione. Ma esistono ancora posti incontaminati? E se esistono, chi li abita è disposto a fornire ospitalità e sicurezza? Al lettore scoprirlo.
Come riporta il risvolto di copertina L’ascesa di Lark è “una storia commovente e indimenticabile di amicizia e coraggio e, ancor più, una storia di lotta strenua e fiduciosa per difendere le libertà personali e riscoprire il senso di un’umanità condivisa.”
…la nostra è stata una storia felice, perché eravamo insieme. Ci aspettavano giorni di fame e di miseria. Giorni in cui dovevamo ricominciare tutto da capo. Ma non ci siamo arresi. Abbiamo vissuto. Giorni di festa e di lutto. Periodi di quiete e di fuoco, di nuvole temporalesche e cieli talmente azzurri da scatenare quella malinconia che si prova quando si assiste alla bellezza. Giorni di semplice sopravvivenza. Ma c’erano sempre giorni di meraviglia.
Ho attraversato molte difficoltà, come tutti noi, ma la maggior parte dei giorni il dolore è bilanciato dai piaceri: un pasto delizioso, l’odore del cedro sulle mani, il suono dell’acqua che scorre, i buoni amici. Gioia e dolore sono parte della vita, due cose che sono sempre intrecciate. Chiunque abbia mai perduto qualcuno lo sa.
Silas House è nato a Corbin, Kentucky il 7 agosto 1971.
È autore di sette romanzi, un libro di saggistica creativa e tre opere teatrali. È anche giornalista musicale, attivista ambientale e editorialista. La narrativa di House è nota per la sua attenzione al mondo naturale, ai personaggi della classe operaia e alla difficile situazione dei luoghi e delle popolazioni rurali. House è conosciuto anche come rappresentante della comunità LGBTQ degli Appalachi e dell’area meridionale. Ha vinto il Nautilus Award, lo Storylines Price della NAV/New York Public Library, un E.B. White Honor e molti altri premi. Dal 2023 è “poeta laureato” del Kentucky.