Roberto Curatolo – Il ghepardo della Lunigiana
manni, 2019., Pagg. 237, Euro 15,00

microfono in un chiaro scuro blu
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Katia Rinero è una cantante di provincia che negli anni Settanta vive un successo rapido e inatteso e per alcuni anni resta sulla cresta dell’onda. Ma i tempi cambiano, le etichette discografiche chiedono altre voci ed altri volti. Katia quindi finisce, dimenticata dai fan e dagli impresari, ad esibirsi nelle balere e nelle sagre di paese.

Nonostante le delusioni professionali e gli amori infelici Katia non perde la sua schiettezza e la sua impetuosità e non rinuncia a vivere per la musica che resta sempre lo spartito su cui interpreta la propria esistenza.

Roberto Curatolo, medico del lavoro, psicologo, scrittore e autore di testi teatrali, riesce ad entrare con grande capacità nell’animo femminile dipanando la vita di una donna passando attraverso amori e scelte sbagliate, speranze e attese infruttuose, dolori immeritati. Lo fa con uno stile di scrittura molto scorrevole e conducendo la narrazione su due binari paralleli, il primo dal punto di vista dello scrittore, il secondo da quello della stessa Katia che, nello studio di uno psicoterapeuta si mette a nudo ripercorrendo tutte le tappe della sua vita.

Romanzo molto bello che fa anche riflettere molto sulle aspettative riposte nella psicoterapia, sul successo e sulla notorietà, nonché sull’amore, l’amicizia e, soprattutto, sul devastante senso di fallimento che molto spesso avvelena l’anima una volta raggiunta l’età matura.

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