Pino Nuvola – A Fronte Praecipitium, A Tergo Lupi
Pipapop Records - 2024 - CD

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Stefano Durighel, aka Pino Nuvola ci regala un disco sorprendente, non tanto per il titolo scelto, A Fronte Praecipitium, A Tergo Lupi motto che definisce una situazione senza apparente via d’uscita, se non forse quella di ‘saltare’, ed è qui che arriva il camoscio messo in copertina, e la sua capacità di percorrere anche le vie più impervie, trovando una strada anche laddove sembra non esserci. Anche perché questo è il suo secondo album che segue l’esordio di Fremum Arborum. Quindi la sorpresa dov’è? Nella magia che scaturisce dalle canzoni in esso contenute, nel sound che richiama artisti come John Fahey o Nick Drake, solo per dare una vaga indicazione.

Ecco, quindi, un lavoro che si fregia di dieci composizioni per chitarra acustica, elettrica, lap steel per un artista che arriva dalla provincia di Treviso ed esce in questi giorni grazie a Pipapop Records, label che abbiamo già avuto modo di conoscere grazie all’ottimo Medusa di Capitano Merletti. Pezzi che sono intrisi di un Folk magico quanto decongestionante dai ritmi incalzanti che spesso ci circondano.

Un disco d’altri tempi, coraggioso ed intenso, scarno nella costruzione, ma ricco della forza delle dita dimostrando che è possibile dare solidità e profondità alle note di una chitarra, dai tratti crepuscolari mai plumbei. Un suono aperto, arioso, dinamico.

Rupicapra (il camoscio di cui all’inizio), era il nome che diedero i romani, con un nome forse molto più suggestivo che non quello datogli in seguito, è il singolo che ha anticipato il disco. Un pezzo che lascia intuire l’atmosfera che ci accompagnerà nell’ascolto di un disco destinato agli amanti del suono acustico e a chiunque sia in cerca di emozioni e suggestioni che potrebbero apparire oggi, decisamente poco usuali.

Tracce:

Preludio
A Fronte Praecipitium
A Tergo Lupi
Datura Stramonium
Rubicapra
Artemisia
Vertigo
Edera
Venerum
Viperae

 

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