I Moto Perpetuo, band di Gallarate attivi sin dal 1996 senza alcun cambio di formazione, si presentano con questo disco pubblicato lo scorso novembre da Ultra Sound Records, un album che riprende un percorso interrotto ben quindici anni fa. La band formata da Alessandro Lualdi: pianoforte/tastiere, Orazio Martino: chitarra, Costantino Corbetta: basso e Roberto Ragazzo: batteria, è depositaria di un piacevolissimo sound Rock Jazz che riporta la mente agli anni settanta del secolo scorso quando il genere era decisamente in auge anche nel nostro paese grazie a band come Perigeo, i toscani Insieme, oltre a decine di musicisti che crebbero all’ombra di un suono fatto di raffinate partiture musicali che poi il tempo fece confluire in una sorta di fusion che aveva però già assunto sfumature diverse.
Il viaggio inizia nel 1996, quando il gruppo decide di esplorare il vasto territorio del genere Jazz/Fusion. Le prime esibizioni live comprendono cover di artisti come Chick Corea, Tribal Tech e Yellowjackets, oltre a tradizionali standard jazz. Dopo il primo CD live promozionale jazz-rock, nel 2000 il gruppo registra il primo album di brani originali, Rise. Nel 2008 segue Coast to Coast, un lavoro che abbraccia atmosfere progressive e sonorità più acustiche.
Poi, a quindi anni di distanza ecco arrivare questo Untitled, un album che riflette la continua esplorazione musicale della band. Il titolo, o meglio l’assenza di un titolo, sottolinea la natura senza definizioni dei brani, rispecchiandone la natura strumentale. Si configura un lavoro che è una sorta di viaggio musicale senza confini.
Due cose colpiscono l’ascoltatore sentendo la musica che arriva da questo bel disco: la prima è l’assoluta padronanza musicale dei componenti dei Moto Perpetuo coinvolti (e di riflesso ci si chiede perché abbiano deciso di svanire per ben tre lustri …), la seconda è la qualità dei pezzi, ben dieci, che compongono un disco tanto sorprendente quanto bello. Un album che è chiaramente figlio del tempo, ma che possiede una freschezza invidiabile che mai sconfina in banale riproposizione di stilemi che oggi potrebbero risultare decisamente agée.
Untitled è un disco che si fa apprezzare fin dalla partenza rockeggiante di Gasoline, quasi fuorviante rispetto a quanto si svilupperà nel corso del disco. Ed infatti Clave Surprise traccia la strada che da quel momento sarà sostanzialmente omogenea, anche in pezzi come Irish Lullaby che è la nuova versione a sorpresa di un brano del passato ristrutturato con l’aggiunta dei violini di Matilde Lualdi. Un disco piacevole, ben suonato e con la carte in regola per piacere ad amanti di un suono che mantiene il suo fascino anche a distanza di anni dall’età dell’oro del genere. Per chi fosse interessato, il disco può essere acquistato sul sito della Ultra Sound Records (https://ultrasoundrecords.it/product/moto-perpetuo-untitled).
Tracce
Gasoline
Clave Surprise
J.J.Blues
Lonely Walk
Irish Lullaby
Operation Suitcase
Grain
Joint Point
N.F.B.
Untitled