Mark Geary – In The Time Of Locusts
2023 - Sona Blast! Records LP/DL

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Poco più che cinquantenne, Mark Geary ha una storia piuttosto interessante alle spalle: cresciuto a Dublino con sei fratelli, nel 1992 si trasferisce a New York dopo aver vinto la lotteria della Green Card, cui ogni anno, come noto, partecipano milioni di persone, premiando un numero limitato di fortunati. A NY Mark comincia a suonare al Sin-è, locale gestito da uno dei fratelli, un bar dov’erano sono passati molti musicisti di vaglia, ed assurto a celebrità perché quello è il luogo in cui Glen Hansard aveva lasciato il palco al ragazzo che stava al mixer, Jeff Buckley, che poi su quel palco ci stette per un po’, proclamandolo come una sorta di residency, e che ha finito per dare i natali a  quei quattro brani di Live at Sin-è (ci si riferisce alla copia originaria è non alle mega versioni amplificate uscite tempo dopo).

Una discografia corposa, apertasi nel 1999 con l’album omonimo, disseminata di perle che con quest’ultimo lavoro tocca uno dei vertici della sua produzione. Un disco nato dalla sofferenza del periodo pandemico: “Il lockdown ha significato follia e terrore, la fine dei concerti, un’industria che si è fermata. A quel punto ho cominciato a camminare nella foresta qui a Kildare, con una tazza di caffè in mano. Passavo a salutare i miei vicini la mattina, a guardare crescere i fiori, ad ammirare la natura che era inconsapevole di quella calamità che ci stava investendo. Ecco, In the time of locusts è la mia risposta a tutto questo e la mia vaccinazione contro la paura dell’isolamento, della perdita e del dolore”.

In the Time of Locust è un signor disco, degno delle cose migliori provenienti dalla magica terra irlandese, zeppo di inevitabili riferimenti al songwriting di gente quali Glen Hansard in primis (i due sono amici), ma non solo. Da qualche tempo Geary gode di grandi sponsor anche nel nostro paese, grazie ai Fireplaces di Caterino “Washboard” Riccardi (ovvero l’instancabile Andrea Scarso), i romani Mardi Gras, ma anche Giobbe, il cui video del singolo Let Me Tell You, vede la partecipazione proprio dii Geary. Ma il pregio risiede proprio nel contenuto di un disco che sciorina ballate dal sapore magico, sospese tra folk e songwriting, mai banali, ma ricche di soluzioni che rendono il tutto pregevole ed accattivante.

Undici canzoni registrate nel cottage di Mark nella foresta di Celbridge, non lontano da Dublino, nel disco hanno suonato e lavorato Ruth O’ Mahoney Brady (pianoforte, synth e co-produzione), Karl Odlum (chitarra, basso, synth), Michael Buckley al sax e fiati, e Dave Ingherty alla batteria. Produzione e missaggio è opera di David Odlum.

Per chi vuole da non perdere i concerti che avranno luogo a breve, e che vedranno Geary aprire il concerto di Bonnie “Prince” Billy all’Anfiteatro del Venda di Galzignano il 18 maggio con biglietti disponibili sulla piattaforma Dice, oppure il 20 maggio al Casone Azzurro a Vallonga – Arzergrande (Pd).

Tracce

The Forest

Drowning

Last Throw of the Dice

Blindfold

Oh Suzanna

Coward

Release Me

Spectre

Hollow

The Great Escape

 

 

 

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