Luke Winslow-King Band & Roberto Luti – Soundtracks Blues Festival 2023
Lainate - Villa Litta 6/9/2023

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Quando esci per un concerto e ti rechi al  Soundtracks Blues Festival ti aspetti sempre di impattare in una bella serata, con artisti di valore e in aggiunta l’incontro con tanti amici,  quasi sempre va così ma ieri sera abbiamo assistito a qualcosa di più, un concerto che potremmo definire “perfetto”: la location impareggiabile del parco di Villa Litta a Lainate, la temperatura giusta, zero zanzare (disinfestazione accurata), audio e acustica al top e poi, a fare ulteriore differenza, gli artisti, ovvero la “Luke Winslow-King Band”, ispirati come non mai, in conclusione non potevano esserci premesse migliori per la sua riuscita.

Luke Winslow-King, americano 40enne proveniente dal freddo Michigan è presto andato, nel suo girovagare, nella città più musicalmente attrattiva  d’America, New Orleans, la Big Easy dove ha attinto a piene mani da quel crogiolo di suoni, colori e profumi che risultano oggi essere la piattaforma della sua musica. Inquieto e girovago curioso ha poi ulteriormente aggiunto alla propria sensibilità classica (a Praga) e musica della tradizione ispanica da quando si è trasferito in Aragona, Spagna, dove tuttora vive.

Ma anche in Italia ha intinto la penna e il plettro, specie da quando ha conosciuto ed iniziato a collaborare con quell’asso Livornese della chitarra che risponde al nome di Roberto Luti. Da allora sono un binomio solidissimo e molto ben assortito che si propone su disco e spesso in tour di qua e di là dall’Oceano.

A Villa Litta abbiamo ritrovato Luke in ottima forma  ha, infatti, con entusiasmo e simpatia,  dispensato al pubblico, che affollava l’ampio spazio, il proprio repertorio partendo da un paio di canzoni tra le più belle del recente disco, l’apripista Slow Sunday June e la quasi cooderiana Leaves Turn Brown  ma dando dignità a quasi tutto l’album e ripescando solo qualche brano dai precedenti dischi. Abile chitarrista slide e dotato di una voce solida e chiara, che migliora anno dopo anno, Winslow King ha catturato il pubblico da abile entertainer qual è. Aggiungiamo che sa scrivere belle canzoni e, grazie al fluire della ricca paletta di suoni intrisi di folk roots rock sfumati di blues, jazz e New Orleans Sound (specie nei ritmi), il gioco è fatto.

L’altra star della serata è stato senza dubbio il grande Roberto Luti dotato di una classe cristallina che ha nobilitato ogni pezzo, con il suo tocco ha valorizzato i passaggi più significativi delle belle canzoni di Luke, ora accarezzando le corde, ora con pregevoli rasoiate, mai invadente con la sua slide e sempre a piedi nudi sul palco, quasi voglia percepire le vibrazioni della band per restituire suoni sempre più interiori e profondi.

Importante anche il lavoro della sezione ritmica, affiatatissima, costituita dal basso di Simone Luti e dai tamburi di Enrico Cecconi. C’è stato spazio anche per un passaggio di Cek Franceschetti, il bluesman bresciano su un brano ha condotto la sua resofonica slide in affiancamento a Luti per un godibile duetto.

All’uscita dischi finiti, sinonimo di grande apprezzamento da parte del pubblico; attenzione Winslow-King è giovane, ha già sette dischi all’attivo ma possiede ancora tanta energia e voglia di fare e contaminarsi sempre più, è un artista su cui potremo contare.

Grazie per le foto a Carlo Carugo.

 

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