Maurizio Inchingoli – Musica di Carta. 50 anni di riviste musicali in Italia
Arcana - Pagg 334 - 22 Euro

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Con il passare del tempo, è maturata la consapevolezza, confermata dai fatti, che opere che vorrebbero “coprire” una storia includendo una lunga e variegata lista di nomi, testi etc. finiscano regolarmente con fallire l’intento iniziale. Non tanto per l’imperizia del o degli autori di tali cimenti, quanto perché sembra sempre mancare una visione complessiva. 

Maurizio Inchingoli, collabora con il Giornale Della Musica. In passato ha scritto per il web-magazine The New Noise e per Blow Up, Alias – Il Manifesto», Sentireascoltare e la rivista di cinema Rifrazionil’autore. E’ lui che da vita a  questo volume edito da Arcana intitolato Musica di Carta. 50 anni di riviste musicali in Italia, che suscita molto interesse per la materia trattata, cercando di includere le riviste musicali su carta, stampata che, l’avvento del digitale, oltre alla caduta d’interesse per la musica in generale, decretasse la fine dei tempi d’oro di un settore florido, specie fra gli anni sessanta e gli ottanta. 

Intento decisamente meritevole, ma che, almeno per chi scrive, lungi dall’essere stato raggiunto. Inchingoli racconta una storia nota a chi bazzica in quei meandri da tempo immemore, ma omette una serie di riviste che, volenti o nolenti, sono state importanti tanto quanto quelle citate nel libro. Il Blues, Hi Folks! (solo citata nel presentare succintamente Jam), Late For The Sky, L’Isola che non c’era (l’unico giornale dedicato interamente alla musica italiana), Out of Time, Feedback, Outsider, sono solo alcune delle testate che non rientrano in questo racconto. E paiono assenze pesanti, oltre che poco comprensibili se l’intento è quello riportato nella copertina.

Il libro è scorrevole e piacevole inframezzando la parte storica che ripercorre, contestualizzando il periodo e la nascita delle testate citate, con le interviste ad alcuni dei protagonisti di rilievo di questa storia, firme note in buona parte, ma anche qualcuna meno celebre, contribuendo ad offrire un quadro complessivo, pur parziale, che da un’idea di quello che questo paese abbia prodotto in termini di stampa musicale.

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