Lee Maynard – Urlando con i cannibali
Mattioli 1885, 2023, Pagg. 326, Euro 20.00, Traduzione di Nicola Manuppelli

Condividi:

Crum, West Virginia.
Era lì che abitavo.
Ma questo libro non parla di Crum, West Virginia.

Quella miserabile città sorgeva su un fondovalle pianeggiante ai margini del fiume Tug, poco sopra le pendici del monte Bull. Nessuno che io abbia mai conosciuto è mai riuscito a spiegarmi perché si trovasse lì, perché esistesse, perché qualcuno potesse desiderare di vivere in quel posto. Per me, era solo un altro di quei luoghi da cui dovevo andarmene. Come Black Hawk Ridge e Turkey Creek.

Secondo capitolo della trilogia di Crum. Il primo, Crum era stato pubblicato da Barney Edizioni e poi riedito nel 2018 da Mattioli 1885 con il titolo Lontano da Crum. A causa di queste storie su Jesse Stone e Crum, Maynard è stato definito il Bad Boy del West Virginia per il suo linguaggio scurrile e le scene di sesso esplicito e messo al bando in molte librerie americane.
Crum esiste davvero. È il luogo di nascita dello stesso Maynard, al confine tra West Virginia e Kentucky.

Crum è ovunque. C’è una Crum sepolta nel profondo della maggior parte di noi, incastrata sotto qualche ricordo vitale, che brucia silenziosamente, aspettando il momento in cui balzerà davanti ai vostri occhi e vi mostrerà, in un lampo accecante, cosa siete veramente, da dove venite davvero.
Può essere diversa per ciascuno di noi, un luogo così penoso, cos’ vacuo, cos’ veritiero, così estremo, così oscuro, così abrasivo, così formante, così maledettamente formante che esiste una sola cosa che vi può venire in mente di fare.
Scappare.

In questo secondo capitolo Jesse Stone trova il coraggio di attraversare il Tug River e lasciare Crum e il West Virginia. Siamo negli anni ’50 e Jesse si è diplomato e si avventura nel Kentucky con pochi dollari in tasca e una valigia di cartone. Inizia così uno splendido romanzo picaresco che si colloca tra Il giovane Holden di J.D. Salinger e Corri coniglio di John Updike.

La vita di Jesse Stone trova nuovi inizi e affronta nuove scoperte. Il sesso, il mare (Jesse vede per la prima volta l’oceano), il peccato (le pagine dove viene descritto il delirio collettivo nella chiesa del reverendo Abel Hitch sono di alta scuola letteraria); ma soprattutto Jesse scopre se stesso e si trova a dover affrontare quell’irrefrenabile desiderio di libertà che lo spinge sempre altrove alla ricerca di quel futuro che esiste solamente lontano dal mondo in cui sei cresciuto.

Il mio posto nel mondo era lontano e sperduto, nelle nebbie della distanza e del tempo, un luogo così nobile, luminoso e rarefatto che avrei avuto difficoltà anche solo a respirarne l’aria. Un luogo che non avevo mai visto e di cui non conoscevo il nome.

Capolavoro.

Condividi: