John Mellencamp – Orpheus Descending
Republic Records (2023)

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Il mito di Orfeo ed Euridice secondo John Mellencamp

Nei primi due brani dell’ ultimo album ORPHEUS DESCENDING, Hey God e The Eyes Of Portland, il pittore e cantautore dell’Indiana John Mellencamp “dipinge” con tratti cupi un’emozionante sintesi su due problemi che affliggono oggi la nazione americana: la diffusione e il controllo delle armi e l’aumento del numero dei senzatetto. E’ preoccupato per lo stato delle cose e, rispolverando il vecchio animo attivista, decide di mobilitarsi e ribellarsi non più con l’impeto della giovinezza ma con la pacata opposizione della vecchiaia. E l’urgenza è tanto forte che pubblica ORPHEUS DESCENDING solo dopo un anno e mezzo da STRICTLY A ONE-EYED JACK, fatto assai insolito vista la schedulazione delle uscite dei suoi dischi negli ultimi anni. Non scrive nuove canzoni di protesta ma compone brani su questioni importanti per lui e si augura che lo diventino anche per gli altri. Si affida alla direzione artistica di Andrew York e raccoglie intorno a sé nel suo Belmont Mall Studio pochi fidati musicisti tra i quali la violinista Lisa Germano che aveva già suonato con lui a fine anni ’80.

Dal punto di vista musicale, l’album mischia il rock dei brani più vigorosi al folk rock delle ballate più malinconiche e riflessive dove sono le chitarre (compresa una National slide) e il violino a creare l’atmosfera più consona ad accompagnare i pensieri di una persona che ha vissuto intensamente e si è messa alle spalle successi e controversie ma che non rinuncia a dire la sua su questioni sociali e politiche dei giorni nostri.

Mellencamp è stato un convinto liberale per cui sa bene che il Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America protegge il diritto dei cittadini a detenere e portare armi ma ora si è passato il segno. Troppi morti stesi per terra uccisi in un contesto di legalità sancito più di 250 anni fa. Se Dio c’è deve intervenire subito nelle menti degli uomini per ricondurli alla ragione, questa è l’invocazione diretta e senza parafrasi del ritornello di Hey God. Il giovane Johnny Cougar l’avrebbe cantata con voce sprezzante, adesso le troppe sigarette l’hanno invecchiata fino a farla diventare rauca ma perfettamente adatta alle canzoni e ai temi di ORPHEUS DESCENDING.

In The Eyes Of Portland, Mellencamp, che in passato ha prestato più volte il suo sostegno a enti di beneficenza critica la città dell’Oregon per il problema dei senzatetto fuori controllo. Sono esseri umani vecchi e giovani, bianchi e neri tutti mischiati nello stesso “ stufato “ che devono essere aiutati e non servono a nessuno le condoglianze di maniera. “ Non hanno un posto dove andare e niente da fare, sono i dimenticati in questa terra dell’abbondanza “. L’America non è più il paese delle opportunità che tutti possono cogliere, la This Land Is Your Land cantata insieme ad  Arlo Guthrie, Taj Mahal, Emmylou Harris, Little Richard e Bono quando Bruce Springsteen ha ricevuto il Woody Guthrie Prize 2021.

In The So-Called Free, dove sono l’organo e la slide a brillare, si riferisce all’America come la terra dei cosiddetti liberi e si lamenta del fatto che non ci sono più eroi da nessuna parte. “ C’è una canzone che potresti cantare quando ti senti giù, ha una bella melodia che potrebbe toglierti la cupezza. Racconta qualcosa sulla libertà e sembra avere un senso per molti ma non per me “.

Non tutte le undici canzoni sono delle invettive contro qualcuno o qualcosa. I testi delle ultime due, ad esempio, sono più personali anche se Perfect World l’ha scritta e consegnata direttamente a lui (sarà poi vero?) il suo amico ed ex rivale di classifica Bruce Sprinsteen. L’interpretazione di Mellencamp è sincera e l’assolo di armonica di Troye Kinnett è perfetto. “ Ogni amante dovrebbe ricevere una rosa a San Valentino e ogni cane randagio dovrebbe trovare la sua strada. Questa notte starei tra le tue braccia con la tua tranquillità invece che in ginocchio fuori dalla tua porta “.

The Kindness Of Lovers è un blues notturno in cui si racconta del modo in cui può essere vissuta una storia d’amore. C’è chi la considera una piacevole compagnia chi invece la vive profondamente in perfetta simbiosi con la persona amata, come è il caso del protagonista della canzone, “ Ci sono solo due tipi di amanti, amanti come te e me, amanti come stati noi “.

In Amen il ritmo cambia di nuovo e sugli accordi di pianoforte Mellencamp canta: “ E’ difficile trovare un posto qui. La vita è un gioco confuso, un conflitto dopo l’altro. Amen è tutto quello che posso dire “. E’ la canzone in cui si ha l’impressione di ascoltare Tom Waits piegato scomposto sui tasti e non il titolare dell’album.

Understated Reverence è una bellissima canzone per pianoforte che Mellencamp canta con una voce meno roca e aggressiva. La parte finale di violino  rende giustizia a Lisa Germano e al ruolo giocato dal suo strumento per nobilitare i brani di ORPHEUS DESCENDING.

Nella title track dell’album, il Mellencamp Orfeo che è sceso agli Inferi ci suggerisce che, a dispetto di tutte le brutture che ha visto, si trova sempre un dannato modo per superarle. “ Pensi che rivedremo la luce prima che il sangue inondi le strade? Io non mi preoccupo di quello che dicono, ci deve essere una soluzione se c’è la volontà, c’è sempre un dannato modo per uscirne “.

Il tema viene ripreso in LIGHTNING AND LUCK la morbida ballata che ci avvicina alla fine dell’album con chitarre, violino ed organo a creare musica di prim’ordine. Il burbero ma credibile Orfeo ci assicura che la battaglia potrebbe essere dura ma le cose possono ancora cambiare se le persone decidono di cambiare. “ Usa quello che hai per ottenere quello che vuoi “. Un piccolo fulmine e un po’ di fortuna è ciò di cui abbiamo bisogno.

“ E vi assicuro che io stesso cercherò di fare del mio meglio nel tempo che mi rimane. Ho ancora la spina dorsale per dirlo e per farlo, parola di Little Bastard “.

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