Come un poeta del primo Ottocento, quando ho dei momenti di malinconia e mi sembra che il mondo sia troppo per noi e che presto o tardi prendendo e spendendo sprechiamo le nostre forze, sono costretto a fare una pausa e a riflettere sulle mie esperienze con i morti e sull’influenza che esercitano sulle nostre vite.
Può apparire una prospettiva macabra sulla propria esistenza, ma a un certo punto sembra essere l’unica che abbiamo. La mortalità non è gentile, e non lasciate che vi dicano che lo è. Se esiste una cosa come la saggezza, e ho seri dubbi che sia mai stata presente nella mia vita, si trova nell’accettazione della condizione umana e forse nella consapevolezza che coloro che sono morti sono ancora tra noi, là fuori nella nebbia, e ci mostrano la via, qualche volta ci rivolgono un invito alla prudenza nascosti nell’ombra, qualche volta ci fanno visita nel sonno, luminosi come una candela che brucia in un sottoscala senza finestre.
Questo è l’incipit di un gran bel romanzo “crime“. Dave Robicheaux è il protagonista di oltre una ventina di romanzi di James Lee Burke che ha iniziato a presentarlo nel lontano 1987 con Pioggia al neon. Questo capitolo sino ad ora inedito in Italia e pubblicato ora, nel 2023, dalla sempre splendida Jimenez Edizioni è datato 2018.
Ma chi è Dave Robicheaux? È un ex detective della omicidi del dipartimento di polizia di New Orleans tormentato dai demoni derivanti dai fantasmi del Vietnam e da quelli di un’infanzia povera e difficile. Si è sposato più volte e le sue storie d’amore sono sempre finite tragicamente. È in lotta perenne contro l’alcolismo e i suoi incubi sono esacerbati dalla scomparsa dell’amata moglie Molly. Gli sono rimasti solo sua figlia adottiva Alafair, una profuga salvadoregna da lui salvata da un relitto di un aereo quando era ancora bimba e il suo miglior amico Cletus Purcel, un ex agente di polizia, violento e alcolizzato e ora investigatore privato e garante della cauzione.
Dave durante un indagine, scopre che potrebbe essere stato proprio lui, accecato dai fumi dell’alcol, a uccidere l’uomo che ha tolto la vita a sua moglie Molly. Mentre Robicheaux cerca di chiarire la sua posizione, James Lee Burke fa ruotare attorno a lui una serie di personaggi spietati e indimenticabili immersi nel bayou della Louisiana descritto sempre in modo mirabile e poetico. Da tutto ciò ne esce una storia cruda e suggestiva ambientata in uno dei luoghi più affascinanti e tribolati degli Stati Uniti.
La Louisiana non è una stato, è un manicomio all’aperto in cui milioni di persone sono sbronze per gran parte della loro vita.
Non è un’esagerazione.
La cirrosi è un cimelio di famiglia.
James Lee Burke scatta anche una straziante immagine dell’America in perenne conflitto con il senso di grandezza del passato e l’eredità della vergogna nonché la sua naturale inclinazione per la violenza e la vendetta, il razzismo e l’oppressione.
Questa presentata da Jimenez Edizioni è una splendida occasione per conoscere il mondo di Dave Robicheaux, di frequentare i suoi amici e i suoi nemici, di “ascoltare” i suoi ruvidi dialoghi e di apprezzare i suoi modi spicci per risolvere le controversie.
Come gestisci la situazione quando la rabbia trabocca dal bordo del vaso? Usi la versione abbreviata della Preghiera della Serenità, che sarebbe “Vaffanculo”. Come il Candido di Voltaire che cura il suo giardino o la fanteria britannica che sale il passo di Khyber mettendo avanti un maledetto piede alla volta, fai il tuo lavoro, sorridi e cammini nel fumo dei cannoni, e continui a ripetere vaffanculo. Hai anche fede nelle tue convinzioni e non lasci mai che i disfattisti e coloro che sono maestri nell’inculcare dubbi influenzino la tua vita. “Vaffanculo” non è una parolaccia. “Vaffanculo” è un sonetto.
L’anno scorso Jimenez Edizioni ha pubblicato la raccolta di racconti Gesù dell’uragano e altre storie. La speranza è quella che continui nell’opera di divulgazione delle opere di James Lee Burke, uno dei più importanti scrittori americani viventi.