Gianni Massarutto è uno di quegli esempi per cui bisogna dire: una vita spesa per…nel suo caso, l’armonica e di conseguenza per la musica, la divulgazione, l’insegnamento.
Prende lezioni di strumento, dove se non a Chicago, la musica blues è la sua prima fonte, ma ha una predisposizione ad una poliedricità artistica che lo porta a tenere workshop sulle varie tecniche e stili, a diventare attore e musicista nello spettacolo teatrale, Amatissima, basato sul libro di Toni Morrison, collabora con la compagnia Oltre l’Invisibile di Pordenone per diversi spettacoli di danza con persone diversamente abili, partecipa a meeting dell’armonica in Italia e in Europa.
La sua preparazione non è passata inosservata ad artisti italiani dalle diverse proposte musicali, i quali lo hanno chiamato a suonare nei loro dischi, mentre come membro di diverse formazioni blues suona nei vari festival nazionali ed europei, per poi rimettere piede negli Stati Uniti nel 2014 come vincitore delle selezioni italiane per l’International Blues Challenge di Memphis, passaggio che gli consentirà di registrare a Clarksdale il primo lavoro in duo, come Naffis & Massarutto.
Nel 2015 il suo salutare respiro blues si incrocia con altri due illustri armonicisti, Gianandrea Pasquinelli e Gianluca Caselli, più Andrea Fiore strumenti a corda, per dare vita alla formazione Armonauti In Blue, la quale nell’arco di solo qualche anno di vita, ha inciso un ottimo disco, Juggin’ Along in un tracciato di musicalità nera e bianca, e raccolto gradimenti in premi ed inviti a rassegne internazionali.
Instancabile eccolo in questo 2023 con il primo cd a nome Gianni Massarutto & The Bluesiana, un affiatato combo di quattro musicisti, lui voce e armonica, Paolo Corsini tastiere, Maurizio Moschini basso, Massimo del Rio batteria. Il blues di matrice elettrica scorre con ragguardevole conoscenza lungo sei autografi e una cover. La title track ha un passo in tempo medio con un cameo alla chitarra di Enrico Crivellaro, e Jelly Beans è un bel shuffle blues dove Massarutto fa capire che è dalla concretezza e non dai virtuosismi che nasce il blues feeling, di seguito grondante in Come Home, uno slow dove è doveroso prestare massima attenzione a dei Signori musicisti, fra i quali di nuovo Crivellaro.
Passo dopo passo cresce l’interesse di quello che si andrà ad ascoltare, fiduciosi di continuare ad essere catturati da una sana efficace genuinità, come nel coinvolgente rumba blues, The Right Man, con in aggiunta Loris Veronesi alle percussioni, e con la versione della leggendaria, Sleep Walk. Per il finale tutti in piedi a ballare con Boogie Woogie Woman.
“Call Me Baby“- chiamami baby…che devo ricordare anche a te di ascoltare questo disco!
Tracce
Call Me, Baby
Jelly Beans
Come Home
Black Cat
The Right Man
Sleep Walk
Boogie Woogie Woman