Gang – Fra Silenzi e Spari
Rumble Beat Records 2024 – CD / DOPPIO LP

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Riprendiamoci le nostre canzoni, liberiamole dal giogo delle case discografiche, riportiamole a casa” (Marino Severini al momento del lancio del crowdfunding di Fra Silenzi e Spari)

Un disco annunciato da Marino Severini in uno dei suoi ormai “leggendari” discorsi “alla nazione”, in cui si comunicava l’inizio del crowdfunding che avrebbe portato quasi 1500 co-produttori a sostenere in solido questa nuova avventura che s’incentra sulla riappropriazione di canzoni che beghe contrattuali hanno “imprigionato” negli archivi delle case discografiche, e che Marino e Sandro Severini sentivano schiave di quanto sopra. Per riprendersele andavano incise e registrate nuovamente.  E così è stato. Ed ecco palesarsi questo disco che vede inalterata la squadra (che vince, e quindi perché mutarla?) che allinea le prime dodici  canzoni prese da Le Radici e le Ali (1991), Storie d’Italia (1993) Fuori dal Controllo (1997) e Controverso (2000).

Già a guardare la track list c’è di che provare fremiti d’emozione. Una sequenza di brani che sono entrati nell’immaginario collettivo, perlomeno di tutti quelli che hanno trascorso gli anni seguendo ed apprezzando il percorso compiuto da Sandro e Marino. Una strada coerente e senza esitazioni che li ha portati ad avere un vero e proprio seguito di fedeli appassionati, ascoltatori e fan. I Gang sono qualcosa che va oltre la normale concezione di affetto o benevolenza che si può rivolgere ad un gruppo. Loro sono entrati senza sforzo nel cuore, senza sbraitare, con la forza delle loro canzoni. Pezzi che hanno una valenza che va oltre la semplice idea di ascolto degli stessi semplicemente perché sono brani che toccano il nostro essere, la militanza politica, la concezione di una vita all’opposto della realtà attuale con la quale ci tocca sopravvivere. Brani che raccontano le nostre radici, quelle dei nostri genitori, quelle della nostra storia. Quelle radici che andranno a testimoniare il nostro essere ai nostri figli.

E che sia un periodo in cui sempre maggiore sembra essere la sensazione che i Gang siano assurti all’importanza che merita una band del genere nella storia musicale italiana lo si comprende anche dai due ottimi libri usciti nel corso degli scorsi mesi. Il primo, un volume bellissimo scritto da Lorenzo “Lerry” Arabia, Gianluca Morozzi e Oderso Rubini, Alle Barricate! Il Libretto Rosso dei Gang (Goodfellas), che ripercorre la storia della band, zeppo di fotografie, riprese di articoli scritti nel corso del tempo e apparsi sulle riviste, e molto altro ancora. Il secondo la raccolta di racconti e memorie di Marino Severini, intitolato Quel Giorno Dia era Malato. Sulle Strade dei Gang, Storie e Canzoni (Milieu Edizioni). Due volumi imperdibili per chi vuole immergersi in letture che non si fermano alle semplici vicende discografiche dei Gang, ma vanno in profondità nelle pieghe più ostiche di un percorso mai semplice e agevole.

Fra Silenzi e Spari sancisce come musicalmente i Gang abbiano saputo diventare una band che sa bene come muoversi fra un passato fatto di canzoni memorabili, che qui divengono definitivamente tali, grazie ad una rivisitazione che è frutto della visione acquisita che porta la band ad eseguirle in tale veste sul palco. E il vestito confezionato è quello attuale, con la voce di Marino fattasi più “rotonda”, che poggia su un tappeto sonoro costruito dal sound messo a punto dalla produzione di Jono Manson, che, oltre alla chitarra insostituibile di Sandro Severini, allinea Mark Clark (batteria e tamburello), Steve Lindsay e Ronnie Johnson (basso), l’eccellente Jason Crosby (pianoforte e Hammond), Chair Rotschild (fisarmonica, dobro, thin whistle e bulgarian bagpipes), Craig Dreyer (Sax), lo stesso Manson alle chitarre elettriche ed acustiche, Jon Graboff (pedal steel e mandolino). Musicisti “abituali” nei dischi solisti dello stesso Jono, che impreziosiscono un album che, come scritto poco sopra, si fregia di brani già di per sé fondamentali nella discografia della band.

Difficile scegliere in tanta bellezza. Personalmente posso indicare Sesto San Giovanni, La Pianura dei Sette Fratelli e la conclusiva Se Mi Guardi Vedi, ma è una scelta riduttiva e frutto di ricordi che s’intersecano con queste canzoni. Un cenno finale alla confezione di CD e doppio vinile, assolutamente pregevoli, con una fotografia centrale di Lorenzo Pavani splendida. Tutto sotto il segno di un’attenzione al pubblico fattasi certosina e attenta ai dettagli ed alla cura degli stessi.Disco splendido.

E’ valsa l’attesa.

Tracce

Fino alla fine (1997 WEA Fuori dal Controllo)

Comandante (1997 WEA Fuori dal Controllo)

Vorrei (2000 WEA Controverso)

Fuori dal controllo (1997 WEA Fuori dal Controllo)

Johnny Lo Zingaro (1991 WEA Le Radici e le Ali)

Sesto San Giovanni (1993 CGD Storie d’Italia)

Non è di maggio (2000 WEA Controverso)

Bandito senza tempo (1991 WEA Le Radici e le Ali)

Oltre (1991 WEA Le Radici e le Ali)

Il bandito Trovarelli (1997 WEA Fuori dal Controllo)

La pianura dei 7 fratelli (1995 CGD Una Volta per Sempre – 1997 WEA Fuori dal Controllo)

Se mi guardi vedi (2000 WEA Controverso)

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