ESSENZA. Vite di Claudio Rocchi di Walter Gatti
Caissa Italia Musica, 288 pagine, inserto fotografico patinato, €25,00

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18 giugno 2023 cade la ricorrenza di 10 anni senza Claudio Rocchi e ringrazio Walter Gatti di avergli dedicato questo gran bel libro che non è solo una biografia ma il racconto esperienziale della sua vita, del contesto in cui è vissuto e di quello che gli è girato attorno. Per alcuni di noi Claudio è stato da subito un fratello maggiore che sapeva anticipare un nuovo modo di “sentire” e una precisa declinazione dell’Essere.

Ecco che Walter Gatti con Essenza Vite di Claudio Rocchi ci accompagna in questo suo “viaggio” attraverso i “voli magici” che hanno attraversato anche la nostra gioventù, in un percorso controcorrente soprattutto rispetto ai “venti” di quegli anni.
Ben evidenzia Walter:” Claudio Rocchi ha scritto canzoni, fondato emittenti radiofoniche, diretto film sperimentali, creato progetti di musica elettronica, avviato esperienze di comuni artistiche, sperimentando ogni sostanza in grado di aprire le porte della percezione, acceso candele sui palchi del rock, inventato parole in concerto, attraversato l’Italia dei Festival, scritto poemi e poesie, dipinto volti e scenari non figurativi, tradotto libri orientali, divulgato autori mistici, diretto comunità religiose. Un artista totalmente libero un ricercatore inarrestabile di essenza.”

Nella sua canzone La rana le intenzioni erano già ben dichiarate: “Più che un mestiere nella vita voglio fare l’uomo.”

Walter ripercorre magnificamente quegli anni che anche da noi hanno creato il substrato culturale dei cambiamenti, ne descrive attentamente i personaggi e gli eventi in modo profondo e critico.
Dall’attrazione verso quello che succedeva in Inghilterra alla fine degli anni 60, che è ben sintetizzato da una citazione di Claudio per cui gli sembrava con un’ora di aereo di andare 10 anni in avanti, alle influenze e i crediti, dalla West Coast americana alle filosofie indiane, tutte risonanze che si sono poi ben espresse nei suoi dischi, comprese le varie svolte, le sue evoluzioni da artista autentico che nella musica ha cercato e riflesso anche la sua ricerca interiore.

Anch’io in quegli anni stavo con le “antennine” tutte ben accese nel tentativo di non perdere nulla di quanto stava accadendo di nuovo e ho avuto la fortuna di seguire attentamente Claudio Rocchi attraverso tutti i suoi dischi, le trasmissioni radiofoniche , fin da gli inizi, ma Walter mi sorprende per la dovizia di particolari e la tessitura dei racconti; davvero sempre coinvolgente e capace di spiegare tutti gli intrecci (complessi) di quegli anni così determinanti e sfaccettati.
Preziosissimi i contributi delle persone, degli artisti che hanno intessuto la loro vita con quella di Claudio Rocchi: da Walter Maioli degli Aktuala, alla vocalist in Essenza Terra Di Benedetto, ad Alberto Camerini, Eugenio Finardi, Franco Fabbri, Paolo Tofani, Gianni Maroccolo, Carlo Massarini e le testimonianze di Susanna Schimperna sua compagna e grande amore dal 2009, la più vicina nel tragico periodo della malattia.

Amici e protagonisti in grado di raccontare non solo le collaborazioni musicali ma le soprattutto esperienze condivise della sua vita, o delle sue vite, come diceva Claudio, da studente, aspirante popstar, aspirante santo e del ritorno nel mondo.
Un ritorno che ha portato ancora tanta qualità, tanta onestà intellettuale e la sua cifra compositiva sempre ai massimi livelli, concordo molto con Gatti sul pregio del disco del suo ritorno, nel 1994, Lo scopo della luna, con la bellissima: L’umana nostalgia, così come per il suo ultimo disco nel 2013 con Maroccolo, VDB2/Nulla è andato perso. Rocchi sempre visionario e psichedelico che “guarda verso il cielo, pilota di alianti per mappe stellari a esplorare varianti di rotte vissute, spazi siderali percepiti come lucciole alchemiche”.
Luce poetica, come nel bellissimo brano Torna con me:
Le solitudini stremate senza sonno
che aspettano soltanto di cascare nei sogni,
che almeno li si può inventare,
li si può credere,
persino toccare l’insondabile,
come la musica invisibile,
potente come il suono,
stravagante come il perdono
torna con me
Luce torna
Luce, torna con me.

Magnifica la citazione da una prefazione che fece Claudio:” Il presente della memoria è il futuro di quel passato che è vivo come i vent’anni di molti, artisti e ascoltatori, manager e impresari in una stagione fiorita di occasioni, di freschezza, di ingenuità e coraggio, stravaganza e stupore, sfrontatezza e rigore. Modi profumati di ideali che hanno fatto l’ossa all’anima impalpabile, perché semmai l’etero avesse struttura, sarebbe certo Musica.”
Grazie caro Claudio, proprio di tutto, e grazie Walter Gatti di avercelo raccontato giusto con amore.

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