Edward Abbiati & The Rattling Chains Live
Milano Spazio Teatro 89, 14 ottobre 2023

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C’è stato un momento in cui, nel bellissimo concerto di presentazione di To The Light, nuovo album di Edward Abbiati, mi sono sentito catapultato negli anni settanta. E’ stato quando è arrivata una strepitosa versione di Oh Baby, Please, tratta da Me and the Devil, album targato Chris Cacavas / Edward Abbiati, ed uscito nel 2014. In quella parte di concerto avremmo potuto essere in un qualunque locale della New York in piena epoca di stravolgimenti musicali, propria di quel magico decennio, dove ribolliva il Classic (oggi lo definiamo così) Rock che tanti cuori ha infranto grazie a gente come Bob Seger & The Silver Bullet BandBruce Springsteen & The E Street Band e Tom Petty & The Heartbreakers, che dall’altra parte del marciapiede vedevano passare Tav Falco & Panther BurnsThe ReplacementsMink DeVille.

Ecco, io li ho sognato di essere, ed ero lì veramente perché il potere della musica di Abbiati mi ci ha proiettato in una sorta di sogno ad occhi aperti dal quale non vorrei essermi destato.

Spazio 89 a Milano è un luogo speciale ed anche magico. Spesso i concerti ai quali ho assistito mi hanno lasciato sulla pelle e negli occhi grandi emozioni. Saranno le dimensioni, l’atmosfera rilassata ma allo stesso tempo pulsante che vi si respira. E poi la magia che nasce dai concerti. E quello del 14 ottobre me lo porterò nel cuore per sempre, perché è stato uno set sontuoso musicalmente, grazie ad interpreti di grandissima caratura. Facile, certo, quando sul palco alla chitarra c’è Maurizio “Gnola” Glielmo, al quale faccio ormai fatica ad accostare una qualsivoglia aggettivo perché tanto non renderebbe compiutamente l’idea di ciò che voglio esprimere. E poi Francesco Bonfiglio alle tastiere, insostituibile e prezioso, Enrico Fossati al basso, fondamentale, Mattia Martini dietro ai tamburi, una macchina da guerra, un grandissimo Fausto Oldani al Sax, un killer che mi ha distrutto il cuore.

Edward ispira forza, passione, ma anche un certo romanticismo che traspare benissimo da certe sue canzoni come Rags (London W12, 1998), ma anche l’ottima Coast of Barcelona. E poi come fossimo sul palco del Beacon Theatre ecco uno stuolo di ospiti fantastici come Stiv Cantarelli, l’immancabile Chris Peet (come può nascere un’amicizia sincera…), Manuel Pili Alosi (Pan del Diavolo) on stage al posto di Marco Diamantini (Cheap Wine) in Going Downtown, Jimmy Ragazzon (Mandolin’Bros), Marco Francis Carnelli (Mama Bluegrass Band), tutti in punta di piedi  ma perfettamente a loro agio sul palco a cantare i pezzi proposti. Una festa, e tale doveva essere, perché il festeggiato, To The Light, meritava una location adeguata davanti ad un pubblico all’altezza dell’evento. La ciliegia sulla torta è stata posta dai musicisti tutti, che hanno regalato due ore intense, arrembanti, spumeggianti, romantiche proprio come si sarebbe dovuto sperare.

E le canzoni sono state il tramite per immergersi in una sorta di confort zone dalla quale non sarei/saremmo voluti uscire. Molto spazio al nuovo album, che è il secondo della discografia solista di Abbiati, e che stà raccogliendo una serie di commenti positivi da parte della stampa sia cartacea che web. Perché come anche avete potuto leggere proprio su Free Zone (recensione Gianni Zuretti), questo è un disco che lascia il segno con quel mood “gioioso ed energetico folk rock che è ormai sempre più orientato al marchio di fabbrica originale: Abbiati Ltd

Una serata difficile da dimenticare. Una fotografia che rende vivida la bontà di certi musicisti italiani che dovremmo imparare a conoscere meglio per poterli apprezzare per come meriterebbero.

(le fotografie sono di Federico “Freddie” Matranga)

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