Dave Thomas – Road To The Blues
Blonde On Blonde - 2022

Copertina del disco Road To The Blues di Dave Thomas con uomo con occhiali e barba con in mano una chitarra rossa
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E’ sui libri di storia della musica quanto il Blues Revival Inglese negli anni sessanta ha ridato luce alla musica secolare neroamericana un po’ in affanno di interesse oltre oceano.

In Inghilterra nacque una vera e propria bluesmania, i ragazzi erano alla continua ricerca di dischi, iniziavano a formarsi gruppi con l’intento di riproporre pezzi blues e r&b, e mezzi di informazione e qualsiasi luogo per la musica dal vivo pronti a  dare spazio a bluesman neroamericani che arrivavano in Europa, dapprima come membri della comitiva degli American Folk Blues Festival – 1962 – 1968, di cui abbiamo testimonianza in dischi e registrazioni video.

Da tutto quel fermento uscirono un gran numero di musicisti inglesi, parecchi dei quali diventati seminali, dando vita a gruppi, o in veste solista, nell’evoluzione del blues – rock blues. Quando si tratta di fare nomi, si citano perlopiù i soliti noti, mentre ce ne sono altri che, pur avendo contribuito alla nascita e allo sviluppo di un epoca, per qualche motivo non sono sulla bocca di tutti.

Se ci fosse un volume, Blues Who’s Who, del blues inglese, di diritto Dave Thomas, chitarrista/cantante, non deve mancare. Sempre attivo sulla scena dalla fine degli anni cinquanta, fra tanti concerti e collaborazioni anche negli Stati Uniti e una discografia non nutrita ma con uno spirito blues coerente e genuino, che nel corso degli anni ha saputo mantenere vivo e adeguarlo con moderazione a cambi di umori stilistici. Discograficamente va considerato uno dei punti più alti e significativi della sua attività, il doppio cd Repossession Blues, cointestato con l’armonicista neroamericano, Wallace Coleman. 

La sua tipologia di blues continua ad essere più di sentimento che di reiterate incursioni innovative, ecco dunque che il disco si posiziona su amabili atmosfere medio lente, pronunciate senza eccessi da Dave Thomas al canto e alla chitarra, con anche una band che assicura fedeltà; sezione ritmica, piano, due sax e armonica.

La title track apre il disco comprendente il libretto con i testi, ed è un riferimento delle sonorità che si andranno ad ascoltare, rotonde, funzionali, dove il nostro piedino batte piacevolmente, anche in Eye On The Money, qui il ritmo ha un passo swingante con il supporto dei fiati, passo che cambia per un andamento lento, Another Girl, solo canto per Dave Thomas, lasciando al piano, suonato da James Goodwin, la parte principale. Se Leaving San Francisco con l’armonica di Gareth Tucker è un po’ più carica, in Last Thing, Dave Thomas & band fa un moderato e suadente attraversamento in direzione di sonorità un po’ più moderne, ma è sempre alla tradizione che torna con l’elettroacustica Pretty In Pink, con lo slow After All These Years. La chiusura è con l’unica cover del disco, una versione acustica di, Memphis Tennessee  di Chuck Berry. Un ennesimo atto di devozione verso la musica blues da uno dei pionieri del Blues Revival Inglese, Dave Thomas.

Tracce
Road To The Blues
The Lady’s Not For Turning
Eye On The Money
Another Girl
Everwhere Man
Leaving San Francisco
Rose Tinted Love
Last Thing
Pretty Thing
Winnebago Dreaming
After All These Years
Natural State Of Mind
Memphis Tennessee

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