Canned Heat – Finyl Vinyl
Ruf Records - 2024

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Con ossequioso rispetto, attraversiamo la prima parte della musica blues giunta in Inghilterra prima della seconda guerra mondiale, e fatta conoscere, una sua parte da musicisti jazz, uno su tutti il combo del trombonista Chris Barber, e un’altra sua parte dallo skiffle del capofila Lonnie Donegan, per giungere a cavallo degli anni cinquanta/sessanta. Periodo dove Alexis Korner e Cyril Davis prima e John Mayall subito dopo, diffusero la musica blues dalle sonorità un po’ più urbane, Muddy Waters, Howlin Wolf, Elmore James, ecc, passando anche da Chuck Berry e Robert Johnson. I tre artisti inglesi influenzarono una schiera di giovani aspiranti musicisti che poi andranno a formare gruppi come, Yardbirds, Rolling Stones, Manfred Mann, Pretty Things, Who, ed altri.

Sull’onda di questo nuovo fermento, si venne a creare una sorta di andata e ritorno, ovvero, bluesman neroamericani giungevano in Inghilterra con tutti gli onori del caso, per concerti, registrazioni, apparizioni televisive, mentre negli Stati uniti la musica blues fu riportata al seguito del cosiddetto fenomeno, British Invasion, formato da una consistente rappresentanza di gruppi, compresi i suddetti più altri, Beatles compresi. L’interesse per la musica del diavolo si diffuse fra le nuove generazioni di ragazzi e non solo, i quali tornarono a ritroso alle radici per conoscere i padri del blues e accorrere ai concerti.

La passione fece la sua parte anche fra quei ragazzi bianchi che decisero di suonare uno strumento, e tra i primi, se non il primo a mettere insieme una blues band fu l’armonicista Paul Butterfield, prima formazione composta da musicisti bianchi, lui e Elvin Bishop chitarra (il grande Mike Bloomfield arriverà poco dopo), e musicisti neroamericani, Jerome Arnold basso e Sam Lay batteria. Era il 1964. L’anno dopo in California nacquero i Canned Heat: Bob Hite voce, Alan Wilson (soprannominato Blind Owl), armonica/chitarra/voce, Henry Vestine chitarra, Larry Taylor basso. Il batterista  Adolfo Fito De La Parra arriverà in seguito. Anche loro come la PBBB si ispiravano al blues di Chicago.

Una lunga discografia che comprende alcuni dischi e canzoni seminali, il suicido di Alan Wilson, gli inevitabili cambi di formazione, qualche ritorno, qualche dipartita, ma ufficialmente i Canned Heat non hanno mai smesso di esistere…fino ad oggi? A quasi sessant’anni dalla nascita, alcuni segnali portano a pensarlo: il titolo del disco, Finyl Vinyl, un paio di pezzi, One Last Boogie, When You’re 69. Il batterista Fito De La Parra è rimasto l’unico membro originario insieme al quale ci sono, il noto chitarrista/ cantante Jimmy Vivino, l’armonicista/cantante Dale Spalding e il bassista Richard Reed. Per dovere di informazione i Canned Heat sono un gruppo di casa Ruf Records, 1999 il primo disco, poi 2003, 2007, 2015.

Dire che sono tutti musicisti di lungo corso dalle indiscutibili doti è scontato, in più dalla loro c’è anche la saggezza di non voler essere una fotocopia della blues band originaria vivendo di sole cover, nel disco ce né una sola, So Sad (The World’s In A Tangle) che l’attuale formazione lo ha definito un boogie psichedelico ambientale! Alla chitarra c’è uno dei due ospiti, Joe Bonamassa. Ovviamente l’indirizzo è il blues urbano, rispettoso della sua arte, rigorosamente ben disposto nella contemporaneità, ad iniziare da One Last Boogie, autografo di Jimmy Vivino, anche voce solista. Il secondo guest è uno dei nostri beniamini, Dave Alvin, che ha composto un omaggio blues in tempo medio ad Alan Wilson, Blind Owl, presente anche al canto e chitarra. Tocca ora all’armonicista/cantante Dale Spalding guidare le danze, fra un passo trascinate, Tease Me, un boogie, A Hot Ole Time, un altro chicago style, You’re The One, e una godibile ritmicità che avvolge, Independece Day.

Abbiamo lasciato per la chiusura, When You’re 69, una delle riflessioni verso il pensionamento? Visto quanta passione hanno messo nell’eseguire questo slow blues e più in generale in tutto il disco, confidiamo in un ripensamento. intanto per tutto il 2024 sono in tour fra Stati uniti ed Europa.

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