Bebaloncar – Diary Of A Lost Girl
2024 - Rubber Soul Records - LP (Limited Edition)/ DL

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Bebaloncar è un complesso uso tra shoegaze, psichedelia e strumenti classici (viola, violoncello, arpa e flauto traverso) e fisarmoniche impazzite. Uno stile melodico anglosassone che, come in un frullatore impazzito, mescola Velvet Underground, Jesus and the Mary Chain, Spacemen 3, Galaxie 500 e Cocteau Twins e il sound psichedelico degli anni ’60. Un mondo sospeso tra struggimento ed Eden”.

Così riporta la pagina Bandcamp nella quale mi sono soffermato, mentre ero intento a cercare informazioni sul nuovo album di questo trio composto dal leader Riccardo Scannapieco, in arte. Scanna, che canta e suona chitarre e percussioni, Iris Martyr, chitarra e backing vocals, Fab al basso. A loro si aggiunge Carlo Altobelli alle percussioni, drum machine, synth e sampler.

Informazioni che cercavo per vedere se fosse arrivato di dare seguito al precedente, e decisamente piacevole pubblicato un paio di anni fa, disco che mi aveva messo sulle tracce di questo gruppo senza che riuscissi mai a vederlo live. Una sorta di tabù interrottosi improvvisamente scoprendo che pochi giorni fa Bebaloncar sono tornati live a Como al Joshua Blues, club del giro Arci, rimasti tra i pochi locali che ancora ospitano gruppi underground, magari poco conosciuti ma dalla valenza certa.

E così ho quasi invertito la scansione che vede prima l’ascolto del disco e poi il live a conferma delle impressioni raccolte. Ecco, quindi, che mi sono accostato a questo Diary Of A Lost Girl avendo testato le qualità live della band. E devo dire che questo bel vinile, sì perché la band pubblica i dischi in primis nel formato tanto amato da molti di noi, in edizioni limitate e colorate che si lasciano apprezzare per la cura riservata al prodotto stesso, conferma la buona sensazione provata alla visione della band on stage, con un lavoro ammaliante, che srotola atmosfere sempre in bilico tra visioni folk/psichedeliche e rasoiate soniche (notevole il lavoro svolto da Iris Martyr). I riferimenti sono effettivamente quelli citati all’inizio, ma il lavoro di scrittura, e quello della costruzione delle partiture musicali sono veramente pregevoli, portando ad un risultato complessivo decisamente interessante grazie alla ricchezza di sfumature che tendono a caratterizzare la band. Un disco da prendere in considerazione per tutti coloro che sanno, o vogliono, provare a spingersi oltre i soliti confini.

Tracce

End Of The Day

Talking With Jesus

Hidden In You

Lost Cherry

You And Me

She’s So Good

My Death

Blackwater Road

Moody Life

Naivety

 

 

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