Vandoliers – The Vandoliers
AmerikindA Records - 2022 CD

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Band texana, che distilla l’identità musicale del Lone Star State  in un’atmosfera sostanzialmente votata al rock non disdegnando rimandi a certo Country/Punk di ottima fattura. Così, in buona sostanza, viene presentato il nuovo lavoro di questo gruppo che avremo modo di poter vedere on stage a breve visto che si esibiranno a Chiari e Como i prossimi 15 e 16 aprile.  The Vandoliers, il quarto album della band, nasce nel periodo della pandemia, e testimonia anche la crescita non indifferente compiuta dalla band dalla pubblicazione del precedente album, Forever del 2019. Il disco nasce subito dopo l’uscita dell’ultimo album ma, come racconta il leader della band Joshua Fleming, tutto cambia: “Doveva essere una svolta rapida. Dopo il tour con Lucero e i Toadies, dovevamo entrare in studio per buttare giù un album e andare in Europa per la prima volta“. Questo non è successo: concerti cancellati, l’etichetta della band è fallita e quello che sarebbe successo dopo era totalmente incerto.

Registrato con il produttore Eric Delegard, che ricordo per la sua presenza come musicista in un paio di album di Jack Ingram, presso la Reeltime Audio di Denton, Texas, The Vandoliers è un album dal percorso travagliato. La session di registrazione originale della band, durata due settimane, si conclude bruscamente nel marzo del 2020, quando il lockdown diventa globale. Tornata in studio solo a novembre, la band  si è resa conto che molto dovesse cambiare. “Volevamo fare un album che avesse la stessa potenza delle nostre performance dal vivo: un suono forte e compatto“, dice sempre Fleming. “Attraverso tentativi ed errori, la chiusura dell’etichetta, la paternità, la sobrietà, la ricaduta, l’album è cresciuto da solo dal punto di vista stilistico. Dopo i due anni più difficili della mia vita, abbiamo creato una raccolta di canzoni che ci spingono come musicisti, canzoni che riaffermano il mio posto come autore e una fiducia in noi stessi come band che non credo avessimo prima“.

Ed in effetti le premesse che il gruppo si fosse incamminato sulla giusta strada erano già palesi ascoltando un EP anticipatore del disco che conteneva quattro pezzi presenti poi anche nella versione finale di The Vandoliers. L’attacco potente di The Lighthouse è indicativo del mood che il disco lascerà trasparire. Pezzi intrisi di sano Rock senza fronzoli e orpelli inutili, tipicamente americano per il sound; eppure, mai dal sapore banale. Certo, chi ha dimestichezza con questi suoni potrà anche pensare di trovarsi di fronte ad un classico prodotto da minor league come conferma l’ottima Every Saturday Night, un ironico apprezzamento dell’era pandemica per tutti i chiassosi spettacoli notturni che ci siamo persi mentre eravamo bloccati a casa. Ma non è così, anzi! “Pensavo sicuramente che questa sarebbe stata l’ultima canzone che avrei scritto. Mi mancavano tutte le piccole cose della vita che avevo vissuto fino a quel momento“, racconta sempre il nostro Fleming. “Mi mancavano gli odori e i sapori di una bettola fumosa, i lunghi viaggi notturni in macchina ascoltando le nostre band preferite“.  Questi pensieri hanno chiaramente colpito gli ascoltatori, facendo guadagnare alla canzone una rotazione massiccia alla radio, e dando il via ai piani della band di tornare in studio per catturare l’essenza dei loro spettacoli dal vivo per poterli far emergere nell’album che sarebbe poi diventato, per l’appunto, The Vandoliers.

Insomma abbiamo davanti una band che mescola abilmente corni mariachi e ritmi country-punk. Bless Your Drunken Heart, un’ode al paese degli ubriachi semplicemente irresistibile. Un deliberato invito a pogare sotto il palco, per poi chetarsi col ballatone di Down and Out. Ma dura poco, giusto lo spazio di un pezzo perché con Better Run si ribalza in piedi trascinati dal ritmo e dal solo di chitarra che scandisce una calvalcata Rock d’altri tempi. Si torna al tavolo per gustarsi una birra ascoltando Steer Me Wrong e Before the Fall, per poi rituffarsi in mezzo al pubblico per I Hope Your Heartache’s a Hit che carica per l’inattesa divagazione mariachi di Too Drunk To Drink che funge da prologo alla finale Wise County Friday Night costringendoci a ripartire da capo.

I Vandoliers sono Joshua Fleming, il bassista Mark Moncrieff, il batterista Trey Alfaro, il violinista Travis Curry, il chitarrista elettrico Dustin Fleming e il polistrumentista Cory Graves.

Scommettiamo che vi divertirete un sacco a vederli live?

Tracce

The Lighthouse

Every Saturday Night

Howlin

Bless Your Drunken Heart

Down And Out

Better Run

Steer Me Wrong

Before The Fall

I Hope Your Heartaches a Hit

Too Drunk To Drink

Wise County Friday Night

 

 

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