Dean Owens, cantautore proveniente dalle lande scozzesi, è un musicista profondamente innamorato della musica del deserto e protagonista accanto a Joey Burns e a John Convertino dei Calexico di questo doppio album registrato un po’ a Tucson e un po’ a distanza. Il pimo disco raccoglie e ripropone gli EP della Desert Trilogy di Owens ormai fuori catalogo (con canzoni per metà registrate durante le session del suo ultimo album Sinner’s Shrine e per metà registrate a distanza con Burns e Convertino). Il secondo CD, El Tiradito prende spunto dall’omonimo santuario cattolico dedicato a un peccatore sepolto in terra non consacrata. La leggenda narra che, negli anni Settanta del XIX secolo, il diciottenne ranchero Juan Oliveras sposò la figlia del suo datore di lavoro, un allevatore di pecore, ma ebbe anche una relazione segreta con la suocera. Quando lo scoprì, il marito inseguì Juan nella strada del Barrio Viejo e lo uccise prima di fuggire in Messico, mentre la moglie si impiccò per il dolore.
Nel tentativo di tornare al suo ranch per radunare il gregge, viene attaccato dagli Apache, pugnalato, scotennato, legato a un cactus e dato per morto; il suo corpo viene trovato da una diligenza di passaggio e sepolto a Nogales. Nel frattempo, a Tucson, rifiutata la sepoltura in chiesa, Juan è stato sepolto sulla strada dove è morto, mentre la sua vedova, scoprendosi incinta, si lega una corda al collo e si getta nel pozzo del ranch, per poi essere sepolta sotto un albero vicino. Oggi i visitatori del santuario di Juan vengono a esprimere desideri di guarigione del cuore e a lasciare ricordi di persone care scomparse.
Questa la base di partenza per Sinner’s Shrine. Gli altri otto brani delle stesse sessioni (che non erano stati inseriti nell’album) e i tre EP sono stati riuniti qui grazie alle richieste dei fan. A tutto ciò si aggiungono da due bonus track, che altro non sono che demo casalinghi di La Lomita e The Hopeless Ghosts. Il secondo disco è una colonna sonora strumentale per un western immaginario sulla storia del santuario, otto canzoni che vedono la partecipazione di John Convertino e Martin Wenk dei Calexico insieme a Naïm Amor, Tom Hagerman e l’ex compagno dei Felsons di Owens, Kevin McGuire.
L’atmosfera è quella di un film, la cui colonna sonora pesca da atmosfere a volte morriconiane, cui si aggiunge il tocco che contraddistingue i Calexico, fatto di chitarre lunatiche e twangy, trombe struggenti, percussioni impetuose e nacchere così deliziosamente tipiche che accompagnano immagini in dissolvenza e polverose, alimentate da un vento caldo e costante. Un lavoro che ha solo bisogno di essere ascoltato e gustato nella sua interezza. Owens sta attualmente lavorando al suo decimo album da solista, che sarà registrato in Italia e pubblicato l’anno prossimo. Cosa dovremo aspettarci non si può sapere. Quello che sappiamo è questo è un gran bel doppio disco. Imperdibile poi se amate i Calexico.
Tracce
CD 1
Mother Road
Dolina
Ashes & Dust
Tombstone Rose
Riverline
She Was a Raven
Even When I’m Gone
La Lomita (Home Demo)
The Hopeless Ghost (Home Demo)
CD 2
El Tiradito
A Bullet And A Silver Coin
Canyon Without a Name
How The West Was Stolen
The Rain That Never Lands
The Final Ride
Weeping Skulls
Ride the Hanging Road