David Murphy – Cuimhne Ghlinn: Explorations in Irish Music for Pedal Steel Guitar
2024 - DL/CD/LP Rollercoaster Records

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“La pedal steel guitar ha un timbro, un’accordatura e delle capacità tonali uniche. Offre la capacità di piegare note espressive e luttuose che si fondono senza soluzione di continuità ed elasticamente in accordi mutevoli. Il suo suono inconfondibile e piangente è stato identificato in centinaia di dischi acclamati nei generi folk e country. Nel XXI secolo, ha continuato la sua evoluzione nei regni dell’elettronica, dell’ambient e della musica sperimentale. Con questo disco, il mio obiettivo è stato quello di portare lo strumento lontano dalle sue escursioni su strade ben battute attraverso il polveroso sud e sud-ovest americano e più in profondità in un mondo molto più vicino a casa e, per la prima volta, presentarlo in una moderna cornice irlandese“. Così David Murphy a proposito di questo piacevole Cuimhne Ghlinn: Explorations in Irish Music for Pedal Steel Guitar, disco appena uscito in terra irlandese (che sempre nel cuor mi sta…) per la Rollercoaster Records, label di base a Cork.

Un disco che segna il  debutto interamente strumentale di Murphy portando nel XXI secolo antiche melodie irlandesi per arpa e arie storiche di O’Carolan, O’Riada ed altri, attraverso il  suono misterioso, emotivo e ricco della pedal steel guitar. Un disco che beneficia della presenza di una lista di guest provenienti dal mondo contemporaneo, modern-classical e folk, dove la pedal steel s’incastona all’interno di un ensemble che comprende violoncello, violino, pianoforte, arpa, uilleann pipes non dimenticandosi parti  elettroniche e dove vi sono synth che non disturbano.

Le guest di cui si accennava poco sopra sono Peter Broderick (Efterklang, Erased Tapes), il grandissimo Steve Wickham (fondatore degli In Tua Nua e poi con The Waterboys, Sinead O’Connor, U2), Laura McFadden (Arborist), Aisling Urwin (Woven Kin), Alannah Thornburgh, Rory McCarthy (Notify), Mark McCausland (The Lost Brothers), Anthony Ruby, il magnifico Cory Gray (The Delines, The Decemberists) e Graham Heaney (Saint Sister).

Un disco che è un vero e proprio viaggio fatto di paesaggi sonori rarefatti, onirici dove pioggia e sole si susseguono rapidi colorando  immagini che hanno un imprinting tale da renderle cinematografiche, tanto da elevare canzoni dal grande significato culturale, provenienti  dai grandi arpisti, compositori e collezionisti di canzoni irlandesi. Un disco importante per gli appassionati di pedal steel guitar, di colonne sonore d’atmosfera, di musica tradizionale irlandese, di musica contemporanea sperimentale, ma non solo per loro. Tanti sono gli spunti che offre un lavoro simile, che conquista l’ascoltatore con una grazia inusitata.

Tracce

Aisling Gheal

Bridget Cruise

City na gCumann

Eleanor Plunket

Ann Draigheann

Cuimhne Ghlinn

Seam O’Duibhir a Gleanna

An Spéic Seoigeach

 

 

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