Plains – I Walked With You a Ways
ANTI Records - 2022

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Nel corso di questi ultimi anni ho maturato la convinzione che la pandemia abbia sostanzialmente diviso il mondo musicale (e non solo) fra chi ha messo a frutto i due anni di limitazioni trovando linfa per produrre musica di altissimo livello e chi, invece, non è riuscito a trarre la stessa ispirazione per dar vita a progetti interessanti.

Fra chi appartiene alla prima categoria includo a pieno titolo le Plains, un duo formato dalle strepitose Katie Crutchfield e Jess Williamson, che con questo primo album si sono conquistate un posto di assoluto riguardo per quanto riguarda chi scrive, ma anche da parte di qualche critico attento a quanto di nuovo ed interessante avviene a latitudini diverse dalle nostre.

Per capire di cosa si parli inizio a dare qualche indicazione fondamentale. Siamo in territorio profondamente legato alla Country Music.

Katie arriva dall’esperienza con un gruppo chiamato P.S Eliot, poi tramutato in Waxahatchee, che altro non è che il luogo, in Alabama, ove Katie è nata. Buoni riconoscimenti dalla stampa indipendente americana, la relazione con Kevin Morby, che insieme alla Crutchfield pubblica nel gennaio 2018 un singolo Farewell Transmission/ The Dark Don’t Hide It, omaggio allo sfortunato Jason Molina.

Dopo la pubblicazione di un’interessante Saint Cloud, uscito nel marzo 2020, Jesse arriva a luglio del 2022 annunciando la collaborazione con la Williamson nel progetto Plains.

Jess Williamson arriva da Dallas, incide quattro album, l’ultimo dei quali l’ottimo Sorceress, uscito nel 2020, riceve il plauso della critica.

I Walked With You A Ways viene pubblicato a metà ottobre 2022, ed è un fulmine a ciel sereno.

Accompagnate da Brad Cook che produce il disco e con un pedigree di spessore (Bon Iver, Kevin Morby, Waxahatchee, Indigo Girls, Hiss Golden Messenger Hurray For The Riff Raff, Nataniel Ratelieff & The Night Sweats, Ani DiFranco solo per citarne alcuni), Spencer Tweedy (sì il figlio di Jeff) alla batteria e Phil Cook, questo album è semplicemente perfetto per comprendere la bellezza di una musica che pur suonando desueta alle nostre latitudini, trova fan in gran quantità non solo nelle sterminate lande americane, ma anche al di fuori di quei confini.

La ricetta è semplice. Canzoni immerse in un mondo così caratterizzato da melodie finissime che arricchiscono tracce di un irresistibile fascino. Musica pura, senza contaminazioni, come acqua fresca che scorre in una valle montana. E così arrivano piccoli gioielli che fanno sobbalzare come la meravigliosa You Got A Problem With It, dalla quale faccio fatica a rinunciare all’ascolto, o Line Of Sight, ciondolante quanto ammaliante nella sua struttura. E che dire di Abilene che potrebbe essere parte del songbook di una qualsivoglia grande cantante Country americana. Impossibile poi non citare Bellafatima, così tradizionale quanto affascinante. Nel suo genere un lavoro di inarrivabile bellezza, pari alla purezza che trasuda da ogni solco.

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