Andrea “Lupo” Lupi – SoLo
Self Produced - 2023 CD

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Un mese di aprile decisamente baciato dalla fortuna. Prima il disco di Angelo “Leadbelly” Rossi, adesso questo gioiello di Andrea “Lupo” Lupi. Un album quest’ultimo che si è infilato quasi per caso nel lettore CD piantandovi le tende per non smuoversi praticamente più.  Prendetevi un attimo di tempo perché questa sarà una disamina discretamente lunga proprio perché alle cose belle bisogna dare lo spazio che meritano. E SoLo questo “status” se lo è conquistato in virtù di una vena compositiva che ha messo sul piatto tutti gli anni di duro lavoro e di sacrifici che Lupi ha trascorso prima di arrivare a veder uscire questo gioiello. Solo non è un disco Blues come si potrebbe facilmente credere per coloro che un minimo conoscono Andrea, bensì un album in cui emerge l’amore per differenti stili, passando quindi dalle proprie composizioni, tutte di assoluto livello, ed anche da cover. Ed è da queste che potrebbe partire una lunga dissertazione perché qui non sono “semplici” cover, ma diventano interpretazioni talmente “personali” da farle sembrare proprie. Solitude (Duke Ellington) apre l’album ed è subito sorpresa visto che si parte con un classico del Jazz scritto nel 1934 da Ellington. Colpisce la raffinata concezione di Lupi con un arrangiamento ridotto all’essenziale che si avvale del tocco magico di Nico Gori al clarinetto, del piano soffuso e discreto di Roberto Molesti e del canto, chitarre e double bass di Lupi. Life On Canvas è un delizioso acquarello dipinto da Lupi e Molesti che questa volta si dedica all’accordion. Un pezzo bellissimo che potrebbe contrassegnare passaggi cinematografici.

If It Be Your Will è una della pagine immortali di Leonard Cohen (era su Various Positions del 1984). Lupi lo ha eseguito per la prima volta in un reading poetico che vedeva impegnati due grandi attori del teatro italiano. Da quel momento la canzone non ha più abbandonato Lupi, tanto da portarlo ad inciderla su SoLo. Versione intensa e struggente quella qui offertaci. Late At Night vede l’ingresso accanto a Lupi e Molesti del grande Nick Becattini alla chitarra solista e della splendida armonica di Mimmo Wild Mollica. Racked Mind Blues espressamente dedicata al figlio, è uno splendido pezzo dove l’essenzialità del suono di Andrea e di Molesti dona alla canzone un’ampiezza incredibile. Goodbye Pork Pie Hat è da sempre uno dei pezzi che amo di più in ambito Jazz. Charlie Mingus la incluse in Mingus Ah Um pubblicato nel 1959, ed è un pezzo epocale. Non è un caso che l’abbiamo ripresa decine di artisti, a partire dalla splendida Joni Mitchell che la incluse nei suoi album Mingus e Shadows and Light (live). La versione che ci regala Lupi è perfetta tanto quanto bella. Lupi e Molesti si vedono affiancati dal sax tenore di Cris Pacini che contrassegna passaggi al pari del basso elettrico di Lupi e del pianoforte di Molesti. Don’t Let The Sun Catch You Cryn’ è un pezzo di Joe Green che conoscevo nella versione di Ray Charles. Lupi lo descrive come uno dei blues più belli mai scritti. Non so se così sia, ma quel che è certo è che questa versione, che vede di nuovo Becattini alla chitarra, non è niente male.

Senor Blues è un pezzo scritto da Horace Silver musicista e compositore a me caro per il lavoro svolto con Eddie “Lockjaw” Davis del quale abbiamo avuto modo di parlarvi scrivendo dello splendido box Cooking With Jaws and The Queen. Questo pezzo è un vero e proprio viaggio che ci trasporta attraverso paesaggi ricchi di immagini e sfumature che si arricchiscono grazie alla presenza di Pacini e di Valerio Perla alle congas. Just A Breath è una piccola oasi di pace. Registrata in una notte caldissima nel corso delle sessions che hanno dato vita a SoLo, si avvale della presenza del violino di Fulvio Renzi. Molto bello l’omaggio che viene fatto alla figura di Willie Murphy in Fairy Tale musicista col quale Lupi ha collaborato a più riprese. Histoire d’un Musicien at d’une Putaine cambia orizzonti trasferendosi in Francia per raccontarci una storia d’amore disperata tra un musicista ed una puttana. Atmosfera molto old fashioned ma deliziosa nonostante il tema.

Observing A Wolf Running Through A Windy Pairie ci porta un mondo fatto di silenzi e osservazioni dove la natura domina incontrastata. Uno strumentale che vede il violino di Renzi e le percussioni di Mario Marmugi affiancati nella corsa chitarristica di Lupi. Billy è un capolavoro. Il pezzo di Bob Dylan tratto da Pat Garrett & Billy The Kid, diventa una soffusa, formidabile ballata di quasi nove minuti, dalla resa straordinaria. Un modo fantastico per chiudere il disco….o forse no, visto che a sorpresa arriva una versione che all’inizio non sono riuscito a riconoscere, di Motion Picture di Neil Young tratta da On The Beach. Uno dei pezzi che sono stati registrati durante le session del disco e che non avrebbero dovuto essere nella tracklist finale. Ma privarci della bellezza di questa versione sarebbe stato un delitto che Andrea non ha voluto compiere, dandoci quindi la possibilità di ascoltarla e di poter godere di tanto splendore.

SoLo è stato registrato al SAM Studio di Lari in provincia di Pisa, con la produzione artistica di Andrea Ciacchini. L’album, che si avvale di una confezione in digipak, grazie alle splendide foto di Sabrina Marianelli, di alta classe, non è disponibile in streaming, almeno al momento, e potete trovarlo nei negozi di dischi.

Candidato ad essere uno dei dischi migliori di quest’anno, credetemi.

Tracce

Solitude

Life On A Canvas

If It Be Your Will

Late At Night

Racked Mind Blues

Good Bye Pork Pie Hat

Don’t Let The Sun Catch You Cryn’

Senor Blues

Just A Breath

Fairy Tale

Histoire d’un Musicien et d’une Putaine

Observing A Wolf Running Through A Windy Prairie

Billy

Motion Picture (hidden track)

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