Anita Camarella – La famiglia canterina
Fingerpinking.net, Le Ruzzole, 2022, libro + mp3

La famiglia canterina, Anita Camarella
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La storia comincia con una vecchia radio. I giorni sono quelli in cui i nomi degli artisti americani venivano brutalmente italianizzati, in ossequio all’autarchia linguistica e culturale (“È stupido, ridicolo e antifascista andare in sollucchero per le danze ombelicali di una mulatta o accorrere come babbei ad ogni americanata che ci venga da oltreoceano”, ammoniva l’organo del partito il 30 marzo del 1928). Beniamino Buonuomo sembrava il nome del rubizzo salumiere sotto casa e invece era Benny Goodman, trasposto nella lingua di un paese spaventato dalle contaminazioni e da una musica degenerata che induceva il corpo a muoversi in quel modo licenzioso. E se all’ascoltatore di oggi sembra incredibile che il regime potesse temere quelle canzoni così apparentemente innocue, beh, innocue lo erano fino a un certo punto. Per quanto leggero e popolare, fu un genere mai veramente addomesticato: le canzoni del Trio Lescano (tre sorelle invise al regime perché di madre ebrea), quelle di Mario Panzeri, quelle di Gorni Kramer, si sarebbero via via prestate a riferimenti sottili e sberleffi nascosti (il Pippo della canzone, quello che “si crede bello come un Apollo e saltella come un pollo”, sarà forse un non meglio identificato gerarca? Starace stesso? E chi può essere, secondo voi, “Crapa pelada”, se non…?).

La famiglia canterina” è il successo di Ernesto Bonino col Trio Lescano del 1941 e nel 2013 sarà un cd di Anita Camarella e Davide Facchini che celebra proprio gli anni dello swing italiano. E da allora è quasi un secondo nome di quello che con la giovane Isabel diventa un “simpatico terzetto, mamma, figlia ed il papà”, come dice la canzone.

Intorno a quello spunto Anita ora scrive una storia ambientata in quei “radio days”. Protagonista e voce narrante è una bambina che racconta un periodo in cui la musica diventa per lei e per i suoi genitori la salvezza dagli orrori della guerra. I bombardamenti li costringeranno a spostarsi di città in città, da Milano a Torino, a Firenze, a Roma, a Napoli, fino a che nei giorni dello sbarco e della liberazione quell’America immaginata irrompe nel mondo della giovane protagonista e della sua famiglia. Un giro d’Italia che è una scoperta di posti e di storie, ma anche di artisti dello swing. Ed è anche la scoperta di un talento che per il terzetto significherà sostentamento morale ed economico, oltre che la possibilità di incontrare da vicino quei protagonisti: Alberto Rabagliati, il Trio Lescano, Natalino Otto, Gorni Kramer.

Il volumetto è illustrato da Marcello Milanese, musicista anche lui, con uno stile delizioso che rinvia a quel mondo e insieme rimanda teneramente a un universo infantile.

Ma la storia è l’inizio, e il libro contiene una quantità di sorprese. Ha una struttura che per i più grandi sarà un divertente valore aggiunto alla storia e per i piccoli un modo per imparare esplorando. Una rete di rimandi interni (dalle note a fondo pagina all’appendice storica, dall’appendice alla playlist di brani d’epoca e di lì di nuovo al testo) incoraggia una lettura curiosa e attiva. E poi “La famiglia canterina” diventa anche un rigoglioso ipertesto multimediale quando, attraverso un codice QR, si accede all’audiolibro, letto dalla stessa Anita. Per una via simile si entra nella sua colonna sonora: dieci brani originali della “famiglia canterina” (quella di oggi, quella di Anita, Davide e della loro Isabel), scaricabili da altrettanti passaggi della storia, spesso in perfetta coerenza con lo stile e con l’ambientazione storica del capitolo, altre volte narrativamente funzionali al racconto e alle emozioni dei personaggi.

Lei canta e scrive i testi. Lui compone le musiche e suona chitarre e ukulele. E qua bisogna dire che Anita e Davide alle prese con lo swing ispirato a quegli anni sono sempre più bravi.

Anita è sorprendente nel modo in cui interpreta quel genere di canzone, è impressionante quando sovraincide la propria voce per ottenere impasti e armonizzazioni in stile Lescano. Appare totalmente a proprio agio nello scrivere e nell’eseguire un repertorio ispirato a quel genere. E Davide è sempre formidabile nel suo modo di ricalcare con precisione stili e tecniche (gli appassionati apprezzeranno il modo in cui ricostruisce le giuste ambientazioni anche attraverso una scelta accurata delle chitarre, non necessariamente le più nobili ma quelle che suonano come devono suonare in ciascun capitolo: anche questo contribuisce alla varietà di colori di questa raccolta di swing apocrifo).

E nel brano “La nostra famiglia canterina” c’è anche Isabel, che nel cd di dieci anni fa era piccolissima e da allora frequenta i palchi e gli studi di mamma e papà con padronanza e divertimento crescenti. Tutti e tre riuniti per l’occasione nello studio di casa, con Genny Latino che suona il clarinetto nello strumentale di apertura e in quello che chiude.

La collana “Le Ruzzole” (che comprende “Le Ruzzole Piccole”, indirizzata in particolare ai piccoli lettori ma non c’è motivo per cui non possa sollazzare i loro parenti più adulti) è edita da Fingerpicking.net che nei mesi scorsi ha cessato (per ora?) le pubblicazioni della rivista “Chitarra Acustica” diretta da Andrea Carpi. Continua intanto la produzione di libri con la guida di Reno Brandoni. Luca Francioso cura la veste grafica delle “Ruzzole”.

La famiglia canterina” si trova su Fingerpicking.net e su www.anitadavideduo.com.

Track List

Passeggiata italiana
The Chicken In Love
Musette de Milan
Lezione di swing
La nostra famiglia canterina
Cippi
Eddie Lang’s Dream
Why Don’t You Understand
Yes, We Swing
Swinging in Minor

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