Addio a Philippe Marcade
Il fondatore dei Senders e figura basilare della scena Punk newyorkese ci ha lasciato a 68 anni

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La notizia è arrivata dalla sua pagina Facebook:

Con grande tristezza condividiamo la notizia che il nostro amico Philippe Marcade ci ha lasciato. Phil, che ha entusiasmato il pubblico come cantante dei The Senders e autore del libro di memorie Punk Avenue, si è spento serenamente tra i suoi cari a Parigi il 5 giugno 2023, dopo una breve lotta contro il cancro al pancreas. Aveva 68 anni.

Dal 1976 fino alle sue ultime esibizioni nel 2017, Philippe è rimasto fedele alla musica e alla scena che amava, offrendo al pubblico dei The Senders e dei The Backbones un mix frenetico di intensità rock and roll / R&B e un songwriting abile e inventivo.

Chi ha avuto la fortuna di vederlo esibirsi sa che Philippe Marcade era un individuo raro che aveva il compito di essere un LEAD SINGER. Dalla scena punk di New York della fine degli anni ’70 in poi, Phil saliva sul palco senza la protezione di una chitarra, prendeva il microfono e per circa un’ora cantava, urlava, ballava, scherzava, suonava l’arpa e portava il pubblico in una cavalcata selvaggia con facile sicurezza. Non importa dove o quando, Phil ha sempre dato il meglio di sé.

La carriera pluridecennale di Philippe nei locali notturni di New York lo ha reso una specie di tesoro locale, e il suo umorismo, la sua natura gregaria e i suoi modi gentili gli hanno fatto guadagnare innumerevoli amici e hanno generato innumerevoli storie. La favolosa attività dei Senders come house band non ufficiale al Max’s Kansas City, “The Sender Thing” al Continental Divide e il “Boneyard” al McGovern’s sono stati eventi di lunga durata che hanno visto Philippe creare un legame ineguagliabile con il suo pubblico. Phil era una persona totalmente artistica: oltre alla musica e alla scrittura, eccelleva nella pittura, nel disegno, nel collage e nella grafica – coglieva sempre al volo l’occasione di creare un nuovo folle volantino per il concerto più banale. Era un prestigiatore inventivo e un vero bohémien.

Unitevi al ricordo affettuoso del nostro grande e caro amico – ricordate le tante volte che vi ha portato su un pianeta di tamburi tonanti, urla, sorrisi e sudore. Lasciate cadere la puntina su uno dei dischi di Phil, e lui vi ci porterà adesso.

Non abbiamo cercato di essere punk; abbiamo cercato di non esserlo, ma siamo caduti miseramente!“. Si potrebbe dire che la combinazione di blues e punk che i The Senders hanno realizzato in modo così perfetto sia stata un felice incidente. Il frontman francese Phil Marcade e la sua band stavano solo cercando di suonare canzoni basate sul blues nel miglior modo possibile, e accidenti se non potevano fare a meno di suonare come hanno fatto.

Marcade è cresciuto a Parigi ed è entrato negli Stati Uniti nel 1972 all’età di 17 anni. Quello che doveva essere un soggiorno di due mesi è durato 40 anni. Prima ha vissuto a Boston, poi si è trasferito a New York nel 1975, dopo che alcuni amici gli hanno organizzato una festa di “benvenuto a New York” nel loro loft sulla West Broadway. The Ramones suonarono a quella festa, il loro terzo concerto. “L’intera scena sembrava molto eccitante, così mi sono trasferito lì poco dopo. All’inizio alloggiavo al Chelsea Hotel. Per caso, mi ero imbattuto in un piccolo bar sulla 23esima strada, chiamato Mother’s. La prima sera che ci andai vidi Mink DeVille. La seconda sera vidi Blondie, poi gli Heartbreakers e tutti i gruppi punk originali. Peter Crowley era quello che prenotava tutti i gruppi al Mother’s. Si trasferì al Max’s Kansas City sulla Park Avenue South nello stesso periodo in cui il CBGB iniziò a svilupparsi sulla Bowery“.

Marcade divenne anche buon amico di tutti i membri dei Blondie e, infatti, Debbie Harry gli chiese di aiutarla con il testo francese di Denis. Nel ’76, Johnny Thunders gli presentò uno dei suoi migliori amici, Steve Shevlin, che suonava il basso e con il quale fondò i Senders. “All’inizio ero il batterista, poi, dopo qualche mese, sono diventato il cantante e abbiamo assunto un altro batterista. Non avrei mai immaginato di finire a cantare in una rock band professionale, tanto meno in America. Che sogno!“.

La storia di questo musicista importantissimo per la scena Punk newyorkese è raccontata nello splendido Oltre l’Avenue D Un punk a New York – 1972-1982 pubblicato da Agenzia X una decina di anni fa, ma ancora disponibile nelle librerie. Un bell’articolo su Marcade, curato da Luca Frazzi è apparso recentemente sul magazine Gimme Danger (N.2 primavera 2023), prendendo spunto dalla pubblicazione, lo scorso inverno, dell’ interessantissimo doppio CD/Vinile All Killer, No Filter (1977-2001) contenente ben 31 pezzi editi ed inediti dei Senders.

Per non dimenticare.

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