Dentro le canzoni #3 – Jackson Browne – Running on Empty
Da Running on Empty (1977)

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La strada corre veloce sotto le ruote dell’auto e ripenso agli anni della gioventù fuggiti via come i campi d’estate. Nel ’65 avevo diciassette anni e costruivo la mia vita giorno per giorno, ora vedo gli anni passare e penso con rimpianto al tempo trascorso. Corro nel vuoto senza riserva, corro come un cieco verso la luce. Cerco di amare per sopravvivere.

Nel ’69 avevo ventuno anni e credevo di avere un lungo cammino da percorrere ma continuo a correre nel vuoto e come un cieco cerco la luce. Ovunque vada tutti cercano una ragione in cui credere.

La vita mi rende pazzo e cerco qualcuno che mi aiuti ma tutti gli amici si allontanano. Cerco amore per rialzarmi ma non ho ancora capito cosa spero di trovare. Corro verso la luce ma mi sembra di andare sempre più indietro. Il tempo delle giornate spese a sognare amore, pace e libertà è finito ora è giunto il momento della responsabilità e dell’impegno. Sarò in grado di confrontarmi con le sfide che incombono sulla mia vita?.

Alla metà degli anni ’60, un adolescente Jackson Browne girovagava nei piccoli club di Los Angeles. Capitava spesso che i giovani come lui incontrassero musicisti veri e fraternizzassero tra di loro. Si ascoltava musica e si sperimentava l’uso “comunitario” di sostanze psichedeliche disponibili per tutti. E’ in questo ambiente che Jackson Browne fa ascoltare le sue prime composizioni e viene incoraggiato a sfruttare in modo più serio il talento che dimostra di possedere.

Si innamora del folk revival e seguendo lo spirito del tempo si trasferisce a New York nel Greenwich Village, la culla del movimento dove incontra, tra gli altri, Tim Buckley che lo aiuta a trovare i locali migliori dove esibirsi. In quel periodo abbozza il brano THESE DAYS che sembra scritto da chi ha alle spalle anni di composizione e non da un giovane poco più che adolescente. Negli anni THESE DAYS sarà eseguito da diversi artisti tra cui Nico, l’icona della Factory di Warhol, che aveva accompagnato nelle sue esibizioni newyorkesi.

Nel 1968 ritorna in California e viene adottato dal gruppo di musicisti che stanno creando la West Coast music, un nuovo genere musicale basato sulle armonie vocali e gli arrangiamenti che si rifanno al country folk e al rock. Dopo la pubblicazione dell’album omonimo di debutto, la notorietà di Jackson Browne esce dai confini californiani e inizia a collaborare con artisti di alto profilo del panorama musicale come i Byrds, la Nitty Gritty Dirt Band, gli Eagles, Joni Mitchell e Bonnie Raitt. Un buon modo per valutare la qualità di un autore di canzoni è quello di andare a cercare chi altri le ha interpretate e nel caso di Browne, visto i nomi degli interpreti, la regola è pienamente confermata.

RUNNING ON EMPTY è un album di brani originali e di cover registrati nei posti più diversi come le stanze d’albergo, i backstage dei concerti e persino sul tour bus a conferma che le grandi canzoni possono nascere appuntate su un tovagliolo o canticchiate in un posto qualsiasi. Parlano della vita on the road dei musicisti, delle ore passate a girovagare dietro ai palchi prima dei concerti ma anche della droga e degli incontri imprevisti che diventano l’occasione per raccontare le storie di un’umanità che spesso vive ai margini della società.

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