Dentro le canzoni #13 – Queen – A Kind of Magic
Da A Kind of Magic (1986)

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Come spesso succede, il testo di un brano musicale si presta ad essere interpretato in più modi, dipende dalla sensibilità di chi lo ascolta. KIND OF MAGIC si può intendere come il racconto di un sogno fatto dal suo autore, il batterista dei Queen, Roger Taylor, oppure l’esplicitazione di un sogno, di un’aspirazione che dovrebbe realizzarsi: “ l’umanità metta da parte odio e violenze per vivere in armonia, pena la sua scomparsa definitiva “.

E’ una specie di magia, un sogno, un’anima, una ricompensa, uno scopo, un bagliore dorato su ciò che vorremmo accadesse.
E’ una specie di magia, un raggio di luce che indica la strada, nessun uomo può conquistarsi questo giorno.
E’ una specie di magia, il rintocco della campana nella tua mente sfida le porte del tempo.
E’ una specie di magia, l’attesa sembra un’eternità, il giorno sarà l’alba della ragione.
E’ questa una specie di magia, ne rimarrà uno solo, quest’odio che dura da anni presto finirà, odio armonie segrete.
E’ una specie di magia, la campana che suona nella tua mente sfida le porte del tempo.
E’ una specie di magia, è una specie di magia.

Montreux Riviera è conosciuta nel mondo come un piccolo angolo di paradiso, felicemente posizionato tra il lago, le montagne ed i vigneti del Lavaux, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Nel 1967, Claude Nobs fonda il Jazz Festival che a partire dagli anni ’70 si aprirà ad altri generi musicali. Nel 1970 viene organizzato a Montreux il Super Pop Festival con presenze fenomenali come Rolling Stones, Deep Purple, Led Zeppelin, Santana e Pink Floyd. Nel 1971 sarà “ un incidente svizzero “ a far nascere SMOKE IN THE WATER una delle canzoni storiche del rock mondiale. Durante il concerto di Frank Zappa, un fan lancia un petardo nella sala del Casino e scoppia un furioso incendio. I Deep Purple assistono alla scena dal loro hotel e, ispirati dalle fiamme che si riflettono sulle acque del Lago Lemano avvolto nel fumo, compongono il loro capolavoro.

Ma, se c’è un gruppo legato intimamente a Montreux è quello dei Qeen e del loro carismatico leader Freddie Mercury. Qui hanno acquistato uno studio di registrazione tra i migliori d’Europa, i Mountain Studios e hanno realizzato sette album tra cui JAZZ, A KIND OF MAGIC, THE MIRACLE, INNUENDO, e MADE IN HEAVEN che Freddie non ha potuto ascoltare nella sua forma definitiva. Nei mesi precedenti la sua morte, avvenuta il 24 novembre 1991, Freddie Mercury si preoccupò di incidere alcune tracce vocali fino a che le precarie condizioni di salute glielo permisero e lasciò agli altri colleghi il compito di creare le basi musicali dei brani che termineranno alcuni anni dopo la sua scomparsa.

Se passeggi sulla promenade dalla Miles Davis Hall al Castello di Chillon non puoi non vedere la statua commemorativa di Freddie Mercury, opera della scultrice Irena Sedlecka svelata da Montserrat Caballè il 25 novembre 1996 nel quinto anniversario della morte.

Alla Caballè Freddie aveva raccomandato: “ Se cerchi la pace dell’anima, vieni sul lago a Montreux “. Meta di continui pellegrinaggi dei fan, la statua rende omaggio a uno dei più grandi frontman di tutti i tempi, con il braccio alzato al cielo davanti a un pubblico immaginario e alle acque del lago e dalle Prealpi Vodesi che lo circondano.

Dal testo di A WINTER’S TALE

Così calmo e placido, tranquillo e beato. C’è una specie di magia nell’aria.
Che vista davvero magnifica, una scena mozzafiato.

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